Il fenomeno della superluna affascina da tempo immemorabile l’umanità. Difficile da scorgere con il solo ausilio del nostro occhio, si tratta più che altro di un evento astronomico ben noto, caratterizzato dal massimo avvicinamento del nostro satellite naturale alla Terra lungo il percorso della sua orbita geocentrica (perigeo). Ciò permette alla Luna di essere più luminosa e più grande nel firmamento rispetto alle altre fasi di Luna piena che si verificano normalmente ogni 29 giorni e mezzo. Il termine, coniato per la prima volta dall’astrologo Richard Nolle, ha assunto sempre più popolarità negli ultimi anni, a tal punto che anche la NASA ha utilizzato questo appellativo nei suoi articoli divulgativi. La distanza minima è stata raggiunta alle 7 del mattino, quando il nostro unico satellite naturale si è avvicinato a “soli” 356.991 Km, contro la distanza media di soli 384.000 chilometri. Sebbene quello di questo mese rappresenti un evento importante, non si è trattato di record. Una superluna ancora più vicina è stata osservata il 19 marzo 2011, quando il nostro satellite si trovava a circa 356.577 km di distanza da noi. L’ultimo perigeo significativo si verificò nel 1993, quando la distanza tra noi e la Luna fu di soli 357.210 km. L’evento del 10 Agosto 2014, che sarà molto simile a quello a cui abbiamo assistito la scorsa notte, precederà quello del 28 Settembre 2015, quando la Luna avrà una distanza ancora inferiore: in quella data ne saremo separati “soltanto” da 356.509 chilometri. E’ facile quindi intuire che il fenomeno, seppur molto affascinante, presenta una frequenza molto alta, che non lo inserisce in un contesto di eccezionalità.
