La depressione tropicale “Bebinca” minaccia il nord del Vietnam; rischio allagamenti su Ha Noi, un’altra tempesta si sta formando davanti la costa messicana

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E’ stato di allerta nel Vietnam settentrionale, nella regione del Tonchino, per l’imminente “landfall” dell’ex tropical storm “Bebinca”, da giorni in azione sul mar Cinese Meridionale. La perturbazione tropicale si era sviluppata in settimana, nel tratto di mare ad ovest dell’isola filippina di Luzon, sopra acque superficiali particolarmente calda, con valori sopra i +29°C +30°C, particolarmente adatte per lo sviluppo di intensi moti convettivi. Muovendosi progressivamente verso ovest-nord/ovest e nord-ovest “Bebinca”, presentando una profonda convenzione attorno il nucleo centrale, si è intensificata, trasformandosi in una tempesta tropicale lo scorso venerdì 21 Giugno, con venti medi sostenuti sul livello del mare cresciuti sopra i 64-65 km/h e una pressione centrale scesa a cavallo dei 1002-1000 hpa. In realtà la circolazione depressionaria, nei medi e bassi strati, non si è completamente chiusa. Ciò ha impedito un ulteriore sviluppo del sistema tropicale che non è mai decollato al di là della struttura di una debole tempesta tropicale. Nella giornata di ieri la tropical storm impattando sull’entroterra della grande isola cinese di Hainan si è rapidamente indebolita, venendo declassata in una comune depressione tropicale, caratterizzata da una attività convettiva a tratti molto forte ma disorganizzata.

La tropical depression che punta il Vietnam settentrionale

Il passaggio sopra la grande isola cinese è stato davvero significativo, al punto da tagliare la struttura dall’interno che ne è rimasta profondamente segnate durante il cammino verso nord-ovest, in direzione delle acque del golfo del Tonchino. Attualmente la modesta depressione tropicale davanti le coste del Vietnam settentrionale, con una struttura che pur indebolita continua a conservare al proprio interno una gran quantità di vapore acqueo, precedentemente aspirata dalle calde acque superficiali del mar Cinese Meridionale. Tale vapore acqueo, unito alla presenza di masse d’aria piuttosto calde nei bassi strati e impregnate di umidità, continuerà a stimolare i moti convettivi (forti correnti ascensionali) attorno la circolazione depressionaria tropicale, ancora attiva nei medi e bassi strati, con una spiccata curvatura ciclonica dei venti che sospingerà i “Clusters temporaleschi” e le bande nuvolose cumuliformi che si formano sopra le acque del mar Cinese Meridionale ed il golfo del Tonchino verso l’entroterra vietnamita centro-settentrionale. Entro la prossima nottata la depressione tropicale “Bebinca” effettuerà il “landfall” presso la costa settentrionale vietnamita, poco a sud della città di Hai Phong, scaricando intense piogge e forti rovesci su buona parte del Vietnam centro-settentrionale, dove si attendono precipitazioni accompagnate da intense raffiche di vento e elevati indici di rain/rate, che determineranno allagamenti e locali inondazioni. Bande di piogge piuttosto diffuse e intense nelle prossime 24 ore colpiranno pure l’area attorno la capitale Ha Noi, dove si attendono degli allagamenti, e le altre città limitrofe, con il rischio di forti temporali e locali ma temporanei nubifragi.

Rischio allagamenti sulla capitale Ha Noi

Fortunatamente domani la depressione tropicale, già fortemente indebolita dal passaggio sopra l’isola di Hainan, dopo aver effettuato il “landfall”, perderà buona parte delle sue energie, andandosi lentamente a colmarsi sulla regione del Tonchino, dove i resti della circolazione depressionaria, attivi soprattutto alle quote superiori della troposfera, arrecheranno piogge, rovesci e temporali, a tratti anche molto intensi, e accompagnati da una consistente attività elettrica. Alcune aree del Tonchino, fra domani e martedì, potranno ricevere accumuli fino a più di 100-120 mm, che potranno creare allagamenti e l’ingrossamento dei vari fiumi e corsi d’acqua che attraversano il nord del Vietnam. I resti di “Bebinca” dovrebbero dissiparsi definitivamente sulle aree montuose a nord del Tonchino, sul vicino confine cinese, nella giornata di martedì, scaricando le ultime intense precipitazioni, a sfogo di rovescio o temporale. Intanto nei prossimi giorni è altamente probabile lo sviluppo di una nuova depressione tropicale sul Pacifico orientale, nel tratto a largo delle coste messicane centro-meridionali.

In questo caso la formazione della perturbazione tropicale è agevolato dal considerevole sollevamento verso nord dell’ITCZ che sta contribuendo a rinforzare il flusso monsonico davanti le coste dell’America centrale, con l’attivazione di una moderata ventilazione meridionale che si propaga fino agli 8° 10° di latitudine nord. Questi sostenuti venti meridionali sono collegati al flusso dell’Aliseo di SE (attivo nell’emisfero australe), che dopo aver oltrepassato la linea dell’equatore, a causa dell’innalzamento di latitudine dell’ITCZ, irrompono sull’emisfero boreale, con una ventilazione da Sud e S-SO, che sale di latitudine (fino ai 10° di latitudine nord), piegando più da SO, e tende ad interagire e a convergere con le correnti orientali, legate all’Aliseo di NE (sull’emisfero boreale), in uscita dalle alture dell’America centrale. L’interazione fra gli Alisei dei due emisferi sta agevolando lo sviluppo di importanti moti rotatori nei bassi strati, che strutturandosi anche alle quote superiori della troposfera e associandosi all’intensa attività convettiva che caratterizza l’ITCZ, potranno successivamente evolvere in vere e proprie circolazioni depressionaria tropicali, capaci di trasformarsi in depressioni o tempeste tropicali.

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