La prolungata fase anticiclonica che la settimana scorsa ha dominato l’andamento meteo/climatico sul bacino centrale del mar Mediterraneo ha favorito anche un graduale riscaldamento delle acque superficiali dei mari che circondano l’Italia. In alcuni bacini, soprattutto fra il basso Tirreno, lo Ionio e nel poco profondo Adriatico, dove si sono superati i +21°C +22°C. Dopo un prolungato periodo di anomalie termiche negative, con scarti di ben -2°C -4°C al di sotto delle tradizionali medie, è bastato un blocco anticiclonico di poco più di 9-10 giorni per far risalire le temperature delle acque superficiali dei mari. Il promontorio anticiclonico sub-tropicale della scorsa settimana, oltre a rendere il soleggiamento pressoché costante e prolungato per l’intero arco di giornata, ha contribuito a mantenere i mari quasi calmi o al più poco mosso per via della debole o quasi del tutto assente ventilazione da “gradiente” nei bassi strati. Per alcuni giorni il mare a largo è rimasto quasi immobile, come fosse una palude di acque stagnanti, il cosiddetto “mare d‘olio“, come viene definito da pescatori e marinai. L’acqua calma in superficie, sotto il sole cocente di Giugno, ha potuto immagazzinare una maggiore quantità di calore dopo settimane di cieli sereni o poco nuvolosi. Ciò ha incentivato il considerevole aumento termico, soprattutto lungo il bacino adriatico, che essendo poco profondo è maggiormente soggetto a questi repentini mutamenti termici. Rimangono ancora freddi il mar di Corsica e di Sardegna, cosi come il mar Ligure occidentale. Su questi bacini il raffreddamento delle acque superficiali, che si mantengono attorno i +17°C +18°C con picchi sui +19°C, è stato indotto dal significativo moto ondoso sollevato dai sostenuti venti di maestrale che hanno soffiato dal golfo del Leone verso la Sardegna in questi ultimi giorni, producendo un sensibile rimescolamento delle acque superficiali e fenomeni di “upwelling” nel tratto sottovento, fra il golfo del Leone e il mar di Corsica.
Da queste parti le acque superficiali continueranno a rimanere piuttosto fredde per il mese di Giugno. Ora con l’avvento di un periodo più fresco e con un tempo spiccatamente instabile, con una riduzione del soleggiamento diurno e la presenza di mari per lo più mossi a largo, è auspicabile un nuovo temporaneo raffreddamento delle acque superficiali dei mari che circondano l’Italia. Probabilmente solo lo Ionio e l’Adriatico continuerà a presentare valori superiori ai +20°C +21°C, prossimi alle medie per il periodo. Altrove le temperature delle acque superficiali dei mari rimarranno ben al di sotto delle medie per Giugno. Per una importante riscaldata ormai bisognerà attendere fino alla prima decade di Luglio, quando i promontori anticiclonici sub-tropicali si distenderanno verso l’area centrale del Mediterraneo, incrementando il soleggiamento che rimarrà pressoché costante per l’intero arco di giornata e contribuendo a rendere i mari quasi calmi o al più poco mossi per via della debole o quasi del tutto assente ventilazione da “gradiente” insistente nei bassi strati.