Le città dove il tempo si è fermato (FOTO)

  • La ruota panoramica di Pripyat, Ucraina.
  • Interno di un asilo a Pripyat, Ucraina.
  • Macchine a scontro in un parco divertimenti a Pripyat, Ucraina.
  • Appartamenti abbandonati a Pripyat, Ucraina.
  • Palazzo della Cultura a Pripyat, Ucraina.
  • Pripyat e la Centrale Nucleare di Chernobyl sullo sfondo.
  • Ingresso della città di Kolmanskop, Namibia.
  • Dune di sabbia ormai padrone della citta di Kolmanskop, Namibia.
  • Le sabbie del tempo a Kolmanskop, Namibia.
  • La città abbandonata alla sabbia, Kolmanskop, Namibia.
  • Case sommerse dalla sabbia a Kolmanskop, Namibia.
  • Hotel e stazione balneare abbandonati a Varosha, Cipro.
  • Appartamenti e hotel vicino la spiaggia a Varosha, Cipro.
  • Hotel abbandonati a Varosha, Cipro.
  • Case abbandonate a Varosha, Cipro.
  • Campanile del lago di Resia, Bolzano.
  • Il lago Resia parzialmente ghiacciato e il campanile, Bolzano.
  • Stazione Centrale Michigan abbandonata a Detroit, Michigan (USA).
  • Il deposito della Stazione Centrale Michigan a Detroit, Michigan (USA).
  • Vecchia locomotiva a Potosi, Bolivia
  • Vecchia locomotiva a Uyuni, Bolivia
  • Locomotive abbandonate a Tessalonica, Grecia
  • Veduta dall'alto di Battleship Island, Giappone.
  • Presidi sul Tamigi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale
  • Presidio sull'estuario del Tamigi risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
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article-2334761-1A1C9488000005DC-809_964x645Ci sono aeroplani, treni e automobili, come anche case, aeroporti e miniere. E sono tutte stranamente silenziose. Sono alcuni dei posti più strani al mondo, posti dove il tempo sembra essersi fermato. Stanziamenti un tempo fiorenti che ora non sono altro che città fantasma. Stanno ancora in piedi come monumenti in memoria di condizioni economiche mutevoli, sconvolgimenti politici, guerre passate e disastri naturali o artificiali.

Tra queste, forse la più tristemente famosa città deserta della storia recente, Pripyat in Ucraina. Nell’aprile 2006 è ricorso il 20esimo anniversario del disastro nucleare mondiale di Chernobyl, quando un reattore è esploso, diffondendo una nuvola radioattiva su tutta l’Europa e l’Unione Sovietica. Ma come testimoniano le foto, non c’era nessuno a testimoniarlo. Circa 50,000 residenti di e vicino Pripyat, la città abitata dagli impiegati della centrale nucleare, sono stati evacuati dopo l’incidente del 1986. Adesso, 27 anni dopo, la zona contaminata è diventata una destinazione turistica molto popolare. Ancora oggi a Pripyat possiamo trovare i resti di una zona fieristica, con una ruota panoramica e le macchine a scontro, tutte cristallizzate, congelate nel tempo.

Un’altra città fantasma è Kolmanskop in Namibia, nel sud dell’Africa. Qui le dune di sabbia hanno avvolto quello che era uno stanziamento di minatori sulla Diamond Coast namibiana. E’ stata abbandonata  nel 1950 dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando il prezzo dei diamanti è crollato e le operazioni si sono spostate a Oranjemund.

A Cipro, troviamo case e strade abbandonate a Varosha. La cittadina, era famosa per la sua località balneare, fino all’invasione turca del 1974. Sorge tra il nord turco/cipriota e il sud greco/cipriota.

Nel Sud Tirolo, possiamo ricordare Curon Venosta, città della quale è possibile ammirare solo il campanile, che si erge dal lago parzialmente ghiacciato Resia: un lago artificiale creato nel 1950 dall’unione di due laghi naturali preesistenti, il Lago di Resia ed il Lago di Mezzo. Questo comportò la sommersione dell’intero abitato di Curon Venosta e di parte di Resia.

Negli USA, forse l’edificio abbandonato più famoso è a Detroit, la Stazione Centrale Michigan: simbolo del declino e della caduta di una città.

A proposito di treni, vecchie locomotive abbandonate si trovano ad Uyuni, Bolivia, risalenti alla primissima rete di trasporti che trasportava minerali tra Uyuni e Antofagasta, Cile, circa un secolo fa. Altre locomotive arrugginite si trovano anche a Tessalonica, in Grecia.

In Giappone, una veduta aerea di Battleship Island, mostra il sito di una miniera di carbone nel porto di Nagasaki. I minatori vivevano sull’isola e lavoravano al di sotto di questa.

Infine, in memoria di conflitti passati, si possono ancora vedere sull’estuario del Tamigi, i presidi della Seconda Guerra Mondiale che impedivano eventuali invasioni dal mare.

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