Terremoto 5.2 di ieri in Lunigiana: la scheda con gli effetti macrosismici definitiva e dettagliata

MeteoWeb

Grazie al prezioso lavoro di Giovanni Falcicchia, pubblichiamo la scheda con gli effetti macrosismici del terremoto con epicentro nel Distretto Sismico: Alpi Apuane

Data  21/06/2013                                          UTC  10:33:57

Latitudine  44.1°                                            Longitudine  10.1°

Magnitudo  5.2                                              Profondità  5.1 Km

La presente scheda elenca gli effetti macrosismici stimati secondo un modello che utilizza i dati qui esposti. Gli effetti macrosismici rilevati, in una qualsiasi località, possono variare di un livello, in più o in meno, a seconda della conformazione geologica del territorio o di peculiari caratteristiche costruttive delle abitazioni. L’accelerazione di picco al suolo: PGA è espressa in % di g.

N. B. La numerazione e la terminologia utilizzate non equivalgono a quelle riportate in altre scale sismiche.

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Territori a una distanza superiore a 1339 Km dall’epicentro.

0     –    Scossa strumentale                PGA < 0.015                ( I MCS )

Nessuno percepisce il terremoto. L’evento, del tutto inconsistente, è registrato dalle stazioni sismiche dotate di strumentazione avanzata.

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Territori a una distanza compresa tra 1339 Km e 812 Km dall’epicentro.

Centri principali: Catania, Siracusa, Algeri, Madrid, Parigi, Londra, Berlino, Sofia, Bucarest, Atene

1     –    Scossa impercettibile             0.015 < PGA < 0.030   ( I MCS )

Generalmente la scossa non è avvertita dalla popolazione. L’inconsistente evento tellurico è registrato dalle stazioni sismiche presenti nella regione. Tranne rarissime eccezioni, dal territorio non perviene alcuna segnalazione del terremoto.

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Territori a una distanza compresa tra 812 Km e 493 Km dall’epicentro.

Centri principali: Napoli, Bari, Palermo, Cagliari, Reggio C, Lecce, Barcellona, Praga, Vienna, Tunisi

2    –     Scossa irrilevante                   0.03 < PGA < 0.06         ( I MCS )

Ai piani superiori degli edifici più alti e in circostanze particolarmente favorevoli, un esiguo numero di persone potrebbe avvertire un’oscillazione minima, quasi impercettibile. All’aperto, nessuno avverte il terremoto, né il rombo da esso generato. Dalle zone densamente abitate, giungono sporadiche e isolate segnalazioni del sisma.

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Territori a una distanza compresa tra 493 Km e 299 Km dall’epicentro.

Centri principali: Roma, Pescara, Trieste, Latina, Sassari, Nuoro, Marsiglia, Ginevra, Zagabria

3    –     Scossa lievissima                    0.06 < PGA < 0.12       ( I – II MCS )

Pochissime persone, ai piani superiori degli edifici e in condizioni di perfetta quiete, avvertono un’oscillazione tenue, appena percettibile; tale da non destare alcuna preoccupazione. Tranne rare eccezioni, all’aperto, nessuno avverte la scossa. Generalmente, nella regione, il rombo sismico non è udibile. Pochissime le segnalazioni del terremoto trasmesse via Internet.

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Territori a una distanza compresa tra 299 Km e 181 Km dall’epicentro.

Centri principali: Torino, Venezia, Padova, Perugia, Rimini, Vicenza, Trento, Terni, Novara, Bolzano

4    –     Scossa debolissima                0.12 < PGA < 0.25       ( II MCS )

Poche persone, ai piani superiori delle case e in particolari condizioni di quiete, percepiscono un leggerissimo tremore. I lampadari sono smossi dalla loro posizione di equilibrio. Tali effetti generano solo un po’ di apprensione in chi li percepisce. All’aperto, quasi nessuno avverte il sisma. Dal territorio giungono poche segnalazioni; in qualche caso isolato, esse riferiscono di un’indistinta, greve sonorità che precede il terremoto.

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Territori a una distanza compresa  tra 181 Km e 110 Km dall’epicentro.

Centri principali: Milano, Verona, Brescia, Ravenna, Ferrara, Monza, Bergamo, Forlì, Novara

5    –     Scossa lieve                            0.25 < PGA < 0.50       ( II – III MCS )

Un discreto numero di persone, all’interno delle abitazioni e in condizioni di quiete, avverte un tremore di modesta entità. I lampadari compiono oscillazioni di ampiezza minima; si ode un sommesso tintinnio di vetri e ceramiche. Tali effetti mettono in apprensione chi li percepisce. All’esterno, pochissime persone percepiscono la scossa; qualcuno, con un po’ di anticipo, sente un cupo rumore a bassa frequenza. Dal territorio giunge un discreto numero di segnalazioni.

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Territori a una distanza compresa tra 110 Km e 66 Km dall’epicentro.

Centri principali: Genova, Bologna, Firenze, Prato, Parma , Modena, Reggio E, Livorno, Piacenza

6    –     Scossa debole                         0.50 < PGA < 1.00       ( III MCS )

All’interno degli edifici, diverse persone avvertono una leggera vibrazione. I lampadari compiono oscillazioni di piccola ampiezza; si sente lo scampanellio di cristalleria e vasellame. Qualcuno, preoccupato da tali effetti, per sicurezza, esce all’aperto. All’esterno delle abitazioni, solo in pochi percepiscono il terremoto; alcuni, con un certo anticipo, sentono un rumore simile a un tuono lontano. Tramite Internet è trasmesso un numero considerevole di segnalazioni.

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Territori a una distanza compresa tra 66 Km e 40 Km dall’epicentro.

Centri principali: Pisa, Lucca, Viareggio, Capannori, Sassuolo, S Giuliano T, Chiavari, Scandino

7    –     Scossa  contenuta                   1 < PGA < 2                 ( III – IV MCS )

Molte persone, all’interno degli edifici, avvertono una vibrazione sismica d’intensità limitata ma tangibile. I lampadari oscillano visibilmente; si sentono vari scricchiolii e tremiti di finestre e vasellame. Qualcuno, mentre dorme, è svegliato. Diversa gente, messa in allarme da tali effetti, preferisce uscire dalle abitazioni. All’aperto, la scossa è percepita da un discreto numero di persone. Costoro sentono, abbastanza chiaramente, il rombo che precede il terremoto. Numerose le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

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Territori a una distanza compresa tra 40 Km e 24 Km dall’epicentro.

Centri principali: La Spezia, Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Castelnovo NM, Barga, Pontremoli

8    –     Scossa moderata                    2 < PGA < 4                 ( IV MCS )

All’interno delle abitazioni, moltissima gente avverte la scossa. La vibrazione sismica è piuttosto intensa e sveglia diverse persone. I lampadari compiono ampie oscillazioni. Il tremolio di finestre e suppellettili risuona con insistenza nelle case; alcuni oggetti vengono spostati. La gente è intimorita; in molti escono dagli edifici. All’aperto, un numero considerevole di persone percepisce distintamente il movimento tellurico e il chiaro rombo che lo precede. Le costruzioni non subiscono danni evidenti. Dalle città giungono innumerevoli segnalazioni del terremoto.

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Territori a una distanza compresa tra 24 Km e 14 Km dall’epicentro.

Centri principali: Massa, Carrara, Sarzana, Montignoso, Lerici, Arcola, S Stefano, Ortonovo

9    –     Scossa considerevole                         4 < PGA < 8                 ( V MCS )

All’interno degli edifici, quasi tutti avvertono il terremoto e, talvolta, anche il notevole rombo che lo precede; in molti percepiscono la scossa all’aperto. La sollecitazione sismica è di ragguardevole intensità e sveglia numerose persone. Vasellame e suppellettili vibrano sonoramente. Alcuni oggetti poco stabili e sviluppati in altezza, come bottiglie e candelabri, cadono. I lampadari compiono oscillazioni molto ampie. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono. La scossa mette spavento e la gente si riversa per strada. Le case e i monumenti, strutturalmente più deboli, subiscono lievi danni superficiali: sottili crepe nell’intonaco, vetri rotti, caduta di calcinacci. Moltissime le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

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Territori a una distanza compresa tra 14 Km e 7 Km dall’epicentro.

Centri principali: Aulla, Licciana N, Fosdinovo, Minucciano, Podenzana, Bagnone, Comano

10    –   Scossa forte                            8 < PGA < 15               ( VI MCS )

La sollecitazione sismica è particolarmente intensa e solo pochissime persone, all’interno di veicoli in movimento, non la avvertono. L’evento è preceduto da un sinistro rombo udito, non di rado, anche nel chiuso delle abitazioni; chi dorme è svegliato. Gli arredi e le suppellettili vibrano rumorosamente; gli oggetti più instabili cadono dai ripiani. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono sbattendo sugli infissi. I lampadari oscillano paurosamente. La gente subisce un forte spavento e corre verso l’esterno degli edifici. Nella concitazione qualcuno potrebbe ferirsi o essere colto da malore. Le costruzioni più deboli e fatiscenti subiscono danni rilevanti: crepe nei muri; finestre in frantumi; parziale caduta dei comignoli. Le abitazioni ordinarie non subiscono danni evidenti. Tramite Internet, giungono molte segnalazioni del sisma.

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Territori a una distanza inferiore a 7 Km dall’epicentro.

Centri principali: Fivizzano, Casola in Lunigiana

11     – Scossa dannosa                      15 < PGA < 30             ( VII MCS )

Tutti percepiscono il terremoto. L’evento è preceduto da un rombo di estesa e intensa sonorità, avvertito spesso, anche all’interno degli edifici. Lo scuotimento sismico è molto forte; gli arredi sono spostati. In casa è un frastuono di suppellettili che cadono per terra, di vetri e specchi che vanno in frantumi. La gente, in preda al panico, corre precipitosamente verso l’esterno delle abitazioni. Si conta qualche vittima isolata e alcuni feriti. Le case e i monumenti più logori e deboli subiscono gravi danni strutturali: ampie crepe nei muri; porte e finestre divelte; caduta dei comignoli. Gli edifici ordinari subiscono solo danni superficiali e sono ancora agibili. Nel terreno si apre qualche fessurazione; alcune strade secondarie sono impraticabili. Pur nelle difficoltà del momento, dal territorio perviene un ragguardevole numero di segnalazioni del sisma.

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