Terremoto 5.2 in Lunigiana, paura per le dighe. L’esperto: “improbabile che cedano”. Paese isolato

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E’ molto improbabile che un terremoto di magnitudo 5.2 possa provocare il cedimento di una delle dighe interessate dall’evento sismico. Oltre ai periodici controlli che effettuano i gestori delle strutture, la Protezione Civile esegue valutazioni attente soprattutto nelle aree a rischio sismico“. Lo ha detto all’AGI Fausto Guzzetti, direttore dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nell’area interessata dal sisma sono situate diverse dighe, tra cui quella nota del Lago di Vagli in Garfagnana. Tuttavia, Guzzetti ritiene improbabile che si possa verificare un cedimento. “Per evitare che un terremoto, cosi’ come un qualsiasi altro evento, possa compromettere una diga ci sono delle procedure ben precise e dei controlli di routine. In quall’area, soprattutto, la Protezione Civile ha eseguito pochissimmi anni fa delle esercitazioni“.

Intanto una frana ha isolato l’abitato di Equi Terme nel comune di Fivizzano in Lunigiana. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco.
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