Sono state circa 200 le persone ospitate nelle scuole che il sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi, aveva fatto aprire in alcune delle frazioni del Comune. In particolare, a Monzone e Gragnola, la palestra e la scuola aperte gia’ ieri sera e attrezzate con le brandine della Protezione civile regionale, si sono riempite. ”La maggioranza degli abitanti, pero’ – spiega il sindaco – ha preferito dormire nelle proprie auto, vicino alle loro abitazioni”. Per quanto riguarda il proseguimento dell’emergenza, il sindaco spiega che ”molto dipendera’ dall’evoluzione delle scosse: se lo sciame si fermera’, e’ probabile che molti la prossima notte tornino nelle loro case”.
Notte fuori casa anche per migliaia di residenti nelle province di Lucca e Massa Carrara, in particolare nella Lunigiana colpita dal terremoto di ieri. In molti, per la paura, hanno preferito passare la notte nelle tende, nelle scuole e nelle palestre messe a disposizione dalla Protezione Civile. Durante la notte lo sciame sismico e’ proseguito, e non sono mancate le persone che sono uscite in strada e hanno trascorso la nottata in auto. All’istituto professionale Pacinotti di Fivizzanno, trasformato in unita’ di crisi, la gente ha dormito sulle brandine, nelle aule. Campi notturni anche nelle due tensostrutture dell’ex Sas di Monzone e nel contanier-asilo di Gragnola. Ma tanta gente ha scelto anche di dormire, oltre che per strada nelle macchine, anche in tenda e sacco a pelo nei giardini. Alcuni edifici, soprattutto a Fivizzano, Equi Terme, Casola in Lunigiana e Minucciano, sono lesionati e sono in corso verifiche dei tecnici sulla stabilita’ delle strutture. In mattinata e’ atteso l’arrivo del Capo Dipartimento Protezione Civile, Franco Gabrielli, insieme al sottosegretario alle Infrastrutture, Erasmo D’Angelis.