La paura non ha abbandonato neppure durante la notte la popolazione della Lunigiana e della Garfagnana dopo la forte scossa di terremoto registrata ieri alle 12.33 di magnitudo 5.2. Moltissimi gli abitanti di Fivizzano, Casola in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, e Minucciano (Lucca) che hanno preferito dormire fuori casa: tanti anziani e bambini sono stati ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla protezione civile, in particolarte scuole e palestre. Ma tantissime le famiglie che hanno preferito trascorrere la notte in auto, lontani dalle mura delle abitazioni. Lo sciame sismico e’ proseguito senza sosta e le scosse che hanno superato 2.0 di magnitudo durante la notte sono state una decina. La piu’ forte, 3.4, poco dopo le 3,30 e’ stata avvertita distintamente in tutta la zona. L’epicentro, questa volta, e’ stato localizzato piu’ sul versante lucchese, a Minucciano. Nessun danno, comunque, a cose o persone. Stamani nella zona e’ atteso il Capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli che, insieme al sottosegretario ai Lavori Pubblici, Erasmo D’Angelis, fara’ un sopralluogo e poi incontrera’ i sindaci e i responsabili della Protezione civile per mettere a punto il piano degli interventi necessari soprattutto per assicurare a quanti hanno avuto le case lesionate verifiche veloci. Per quanto riguarda la popolazione, al momento, il problema maggiore resta quello della paura.