Terremoto, sciame sismico in Lunigiana: più di 50 scosse, attivati i centri di protezione civile

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mcsOltre 50 scosse si sono registrate in Lunigiana dopo la prima, la piu’ forte, di magnitudo 5.2. Lo riferisce l’Ingv, nella relazione messa a punto sul terremoto che ha colpito la Toscana ed e’ stato avvertito in tutto il centro-nord Italia. I comuni entro i 10 km dall’epicentro sono Minucciano, Casola, Fivizzano. Non e’ la prima volta che la terra trema in queste zone: tra i casi piu’ eclatanti, l’Istituto ricorda il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto il 7 settembre 1920. “L’evento – si legge nel verbale dell’Ingv – e’ seguito finora (ore 16:20 italiane) da piu’ di 50 repliche, la piu’ forte delle quali di Ml=4.0 e’ avvenuta alle ore 14:14 italiane. L’INGV sta monitorando l’attivita’ sismica dell’area interessata e ulteriori stazioni della rete sismica mobile saranno installate nelle prossime ore. L’evento odierno e’ localizzato a circa 20 km ad ovest degli eventi verificatisi a seguito del terremoto di M= 4.8 del 25/1/2013 (ore 15:48 italiane).

TRE CHIESE LESIONATE IN PROVINCIA DI MODENA – Sono tre le chiese lesionate in provincia di Modena a causa delterremoto in Lunigiana. Sono quella di San Domenico a Modena e quelle di Pievepelago e Sant’Andrea Pelago in Appennino, mentre sono stati registrati danneggiamenti lievi ad edifici nei comuni di Modena e Carpi. Lo rende noto la prefettura di Modena che in una nota non esclude che ”gli accertamenti ancora in corso possano mettere successivamente in luce situazioni di aggravamento nelle strutture gia’ danneggiate dal terremoto dello scorso anno”. Il prefetto di Modena Benedetto Basile ha convocato una riunione urgente in prefettura per fare il punto della situazione, a cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, rappresentanti dei Comuni di Modena e Carpi e della Provincia. Il Comune di Modena ha assicurato controlli mirati notturni nei parchi per verificare l’eventuale presenza di cittadini che non desiderano far rientro nelle proprie abitazioni e necessitano di assistenza. A Modena resta aperto il cimitero di San Cataldo, mentre sono stati chiusi gli altri, in attesa di ulteriori verifiche. L’evolversi della situazione – fa sapere la prefettura di Modena – verra’ attentamente seguito anche mediante l’attivazione, nei comuni appenninici di Pievepelago, Fiumalbo e Frassinoro, dei Centri Operativi Comunali di protezione civile.

ATTIVATI I CENTRI DI PROTEZIONE CIVILE NEL MODENESE – Si e’ immediatamente attivato dopo la scossa di terremoto delle 12,34 il sistema di Protezione civile provinciale nel modenese. Oltre alle funzioni ospitate dal centro operativo di Marzaglia, sono stati aperti i Coc – centri operativi comunali – nei Comuni piu’ vicini all’epicentro, cioe’ Frassinoro, Pievepelago e Fiumalbo, dove erano gia’ state dislocate attrezzature per l’emergenza in occasione delle scosse dei mesi scorsi. Non si segnalano, al momento, esigenze particolari per quanto riguarda l’assistenza alla popolazione, mentre proseguono, insieme ai vigili del fuoco, le verifiche sugli edifici pubblici e privati. Due le chiese inagibili in Appennino – quella di Sant’Anna Pelago e la parrocchiale di Pievepelago – oltre a San Domenico a Modena.

A SARZANA ESAMI ALL’APERTO – Esami scolastici all’aperto oggi a Sarzana (La Spezia) a causa delterremoto. Le scosse, nel Comune al confine con la Toscana, vicino all’epicentro del sisma, sono state molto forti e sono state avvertite anche dopo le dodici, verso le quindici e le sedici, ma non hanno causato danni. Gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado alle prime scosse sono scesi in strada. Un’ordinanza del sindaco ha sospeso le lezioni per la giornata di oggi. Se non si verificheranno fenomeni allarmanti le scuole riapriranno domani. Negli istituti dove erano in corso gli esami l’attivita’ e’ proseguita all’aperto. I tecnici del Comune hanno controllato gli edifici pubblici senza riscontrare danni.

19 SFOLLATI NEL REGGIANO – Sono 19 in tutto le persone sfollate nel reggiano, a Castelnovo Monti, a seguito della scossa sismica che si e’ verificata questa mattina in Toscana, ma che e’ stata avvertita anche in Emilia. Si tratta di 6 nuclei familiari che avrebbero trovato tutti ospitalita’ presso propri congiunti. E’ quanto riferiscono i Carabinieri di Reggio Emilia, impegnati in sopralluoghi in tutta la provincia.

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