L’arrampicata sportiva aspira a diventare uno sport di massa: praticato ormai a tutte le eta’, e’ un’attivita’ che conta di anno in anno sempre piu’ praticanti. Ma sono troppi gli incidenti, ultimo quello di questa mattina sul picco Koenigjoch a Solda, in provincia di Bolzano, a quota 3.200 metri, dove sono morti tre giovani alpinisti bergamaschi, precipitando mentre salivano in cordata. Guai dunque ad improvvisarsi alpinisti perche’ “il 90% dei casi di incidente avviene per errore umano”, spiegano gli esperti sul sito Planetmountain. Dunque, per arrampicate sicure, e’ bene seguire delle regole, a partire da un adeguato equipaggiamento, oltre alla conoscenza delle condizioni e dei rischi che si possono incontrare. Ogni escursione,infatti, richiede un’accurata preparazione. La scelta della meta va fatta a seconda della stagione, delle condizioni del tempo, del numero e del livello di allenamento e di preparazione tecnica dei partecipanti. Una buona carta e la descrizione dell’itinerario sono strumenti fondamentali, al pari delle informazioni meteorologiche e di quelle sull’apertura dei rifugi. In montagna, inoltre, il tempo puo’ cambiare improvvisamente, ed e’ necessario essere opportunamente equipaggiati con robusti scarponi da montagna, con suola ben scolpita, parapioggia e abbigliamento resistente, in grado di proteggerci in ogni condizione climatica. Ogni zaino dovrebbe contenere anche un kit di pronto soccorso. L’escursionismo in montagna e l’alpinismo regalano soddisfazioni ed emozioni indimenticabili. Ecco allora i consigli dell’alpinista Wolfgang Nairz per pianificare ed effettuare un’escursione in montagna in tutta sicurezza: 1) Scegliere accuratamente la meta a seconda della stagione e dei partecipanti. 2) Pianificare l’itinerario con il dovuto anticipo (meteo, terreno, difficolta’, tempi). 3) Controllare l’equipaggiamento prima della partenza, e adeguarlo a seconda del tipo di escursione. 4) Partire al mattino presto per avere a disposizione piu’ ore di luce (tempo di riserva). 5) Prevedere pause e tempi di sosta. 6) Procedere a seconda delle condizioni della montagna (mantenere distanze maggiori con pericolo di caduta sassi, distanze minori con scarsa visibilita’). 7) Prudenza nell’attraversamento di nevai, da affrontare equipaggiati con bastoni da sci o piccozza. 8) Assicurare i bambini con corde di lunghezza ridotta. 9) Riconoscere rapidamente i cambiamenti meteorologici, e tornare sui propri passi in caso di maltempo: la nebbia e il cattivo tempo rendono piu’ difficile orientarsi. 10) Prima della partenza comunicare al gestore o all’albergatore a valle la propria meta e l’orario di ritorno previsto.