Gli inventori di questo materiale, hanno vinto il premio Nobel per la fisica, per aver isolato qualcosa che è stata descritta come “materiale miracoloso” che trasformerà le vite di tutti noi.
Negli anni ’60, i ricercatori hanno previsto che la grafite poteva essere divisa in strati ognuno dello spessore di un solo atomo.
Negli anni ’90 i ricercatori sono riusciti a creare uno strato spesso 100 atomi, ma non sono seguiti progressi fino al 2004, quando il ricercatore all’Università di Manchester Andre Geim ha premuto del nastro adesivo su un sottile strato di grafite per poi rimuoverlo: ha esaminato il nastro al microscopio e vi ha scoperto sopra uno strato con lo spessore di un solo atomo. Ed è così che è nato il Grafene!
Ed ora, 9 anni dopo aver isolato il grafene, sono una miriade le applicazioni che lo possono/potrebbero riguardare: smartphone con touch screen infrangibili e/o flessibili come e quanto l’orologio da polso; una vera e propria rivoluzione in ambito medico (ad es. dispositivi bionici); membrane desalinizzanti; filtri per i rifiuti radioattivi; chip di computer e connessione a banda larga sensazionalmente veloci; pannelli solari che possono essere dipinti o spruzzati su qualunque superficie; batterie infinitamente più durature; potrebbe essere utilizzato in qualunque cosa si muove, comprese le macchine elettriche; può dare vita a una serie infinita di tipologie di sensori, impiegati in campo militare, sicurezza domestica, in medicina… E sono solo alcune delle potenzialità del grafene che vengono suggerite dai ricercatori!
Questa rivoluzione microscopica, influirà sulla vita di tutti noi. C’è solo da stabilire se ridefinirà totalmente le nostre vite o solo specifiche parti di queste. Ma la rivoluzione è già qui, infatti Novoselov annuncia: “Abbiamo iniziato con transistor e pannelli solari: cristalli bidimensionali che possono essere ‘dipinti’ sui muri. Può sembrare fantascienza. Ma lo stiamo realizzando.”