Alaska: il centro di ricerca HAARP chiude i battenti. Adesso che diranno i teorici del complotto?

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I sostenitori della teoria del complotto dovranno trovare qualcun altro a cui addossare la colpa dei recenti estremi climatici: la High Frequency Active Auroral Research Program (HAARP) ha infatti chiuso i battenti.

L’installazione civile e militare statunitense situata in Alaska per la ricerca scientifica sugli strati alti dell’atmosfera e della ionosfera e  per la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare, ha infatti cessato di operare da maggio 2013.

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Non si sa come e perchè, a seguito di eventi climatici estremi come l’uragano Sandy, in molti hanno addossato la colpa all’HAARP, creduta responsabile intenzionale di modificazioni meteorologiche. I teorici del complotto devono arrendersi, ora che il program manager dott. James Keeney ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Al momento il sito è abbandonato. Dipende dai soldi. Noi non ne abbiamo“.

E per quel che riguarda le modificazioni meteorologiche? Da alcuni anni ormai, alcuni scienziati discutono la possibilità di provare a modificare il clima deliberatamente, nel tentativo di contrastare gli eventi climatici estremi. Quest’area di studio è detta geoingegneria.

Altri scienziati sono in disaccordo, sostenendo che i benefici della bioingegneria sarebbero inferiori ai rischi. D’altronde, il sistema climatico della Terra è troppo complicato per poter anche solo pensare di poterlo controllare senza ripercussioni.

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