Alla scoperta di Sassello: primo comune italiano insignito della bandiera arancione Touring Club

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Una gita fuori porta in quel di Sassello, nell’entroterra savonese (in Liguria), è caldamente consigliata.

Esso è stato il primo borgo d’Italia certificato dalla bandiera arancione del Touring club, la quale viene conferita ai piccoli borghi dell’entroterra nostrano che si distinguono per il loro patrimonio ambientale e culturale di pregio e che sanno offrire al turista un’accoglienza di un certo livello; si tratta in pratica di un marchio di qualità turistico-ambientale, con l’obiettivo di sostenere il binomio crescita e turismo sostenibile.

Sassello è una perla incastonata nel cuore dell’Appennino ligure a uno sguardo dal mare di Savona.

Si caratterizza per la sua unicità; per chi è alla ricerca di una vacanza inedita, rilassante, immersi nella natura, qui può trovare il meglio: mare, paesaggio, storia, tradizioni, enogastronomia, oltre ad un microclima che è un autentico elisir, fresco, ventoso e mite d’estate, mite anche nella stagione invernale (se pur con forti escursioni termiche fra il giorno e la notte).

Il paesaggio è incontaminato, quivi si può ancora respirare aria di tradizione e di saggezza contadina. Le Vecchie mulattiere e i numerosi reperti archeologici rinvenuti in zona sono l’impronta agreste delle genti che furono.

Sassello è inoltre ubicato in un sic (sito di interesse comunitario) per le sue particolarità geonaturalistiche ed ambientali: i numerosi resti di paleofaune marine (fossili di coralli, alghe, foraminiferi…), la flora lussureggiante con la presenza diffusa di orchidee, dell’ontano nero e della felce di Maranta, senza scordasi della ricchezza della sua variegata fauna ittica (il vairone, il barbo, la lasca).

Ma se si viene a Sassello, imprescindibile è la degustazione dei prodotti tipici, in primis del famigerato Amaretto morbido di Sassello, prodotto con la pasta di mandorle, a cui si dedica annualmente una sagra paesana sul tema; ma anche la torta Pasqualina (torta salata di verdure e uova che si mangia nel periodo pasquale) e altre numerose ricette a base di funghi e selvaggina (cinghiali, caprioli, lepri…).

Tutte queste delizie potranno essere accompagnate dai vini locali… un po’ più a valle infatti, direzione Savona, si producono ottimi vini, ma dalle rese modeste, conosciuti solo a livello locale; vini che testimoniano uno spaccato di storia di questo territorio difficile, con versanti ripidi a picco sul mare, suoli rocciosi poco adatti alla viticoltura, vini quindi come espressione della tempra dei vignaioli locali, quasi simbiotici con il loro ambiente e il loro territorio.

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