Anche le mucche modellano il paesaggio…

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mucche_immagine2Il paesaggio è composto da un mosaico di forme (morfologie) che nel loro insieme costituiscono il rilievo terrestre.

Queste forme sono generate e modellate da una serie di agenti fisico-chimici (l’acqua, il vento, i ghiacciai) che innescano processi morfogenetici (erosione, trasporto, accumulo): il risultato della combinazione di questi processi sono appunto le forme geomorfologiche che danno origine al rilievo terrestre e suggellano il paesaggio.

Generalmente quando si sente parlare di agenti morfogenetici e forme del paesaggio sopravvengono alla memoria ad esempio l’acqua superficiale che ruscella sui versanti modellandoli (basti pensare ai calanchi) o all’acqua incanalata che incide la roccia e a fondovalle deposita costituendo i conoidi di deiezione o ancora il vento che trasporta e poi depone sedimenti di silt e sabbia piuttosto che i ghiacciai che creano i meravigliosi anfiteatri morenici.

mucche_immagineMa oltre ai suddetti agenti fisico-chimici anche l’uomo con le sue attività e gli animali lasciano la loro impronta sul paesaggio.

In questo spazio vorrei soffermarmi su una forma molto particolare legata ai pascoli del bestiame in montagna: le strisce di pedonamento.

Gli animali al pascolo sui versanti infatti tendono a muoversi sempre cercando di dissipare energia il meno possibile, seguendo quindi le curve di livello. Il continuo calpestio del pascolo soprattutto quello “pesante”  – come le mucche – generano sul suolo strisce parallele continue disposte perpendicolarmente alle linee di massima pendenza; queste strisce vanno a figurare dei sentieri montani paralleli tra loro, coperti qua è là da una cotica erbosa precaria rotta dagli zoccoli.

Queste strisce di pedonamento rallentano lo scorrimento superficiale dell’acqua favorendo la percolazione in profondità che tende ad inzuppare il suolo, col rischio di innescare fenomeni di scivolamento franoso. Altresì la rottura della cotica erbosa favorisce fenomeni di erosione superficiale che danneggiano profondamente il suolo e i suoi orizzonti.

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