Se il riscaldamento globale sta crescendo meno di quanto fosse stato previsto, secondo alcuni ricercatori britannici, la causa e’ da attribuirsi al riscaldamento delle acque profonde degli oceani che sottraggono calore alla superficie del mare che, a sua volta, lo sottrae all’aria circostante. Lo studio si basa sull’osservazione delle temperature degli oceani e dei mari interni effettuate negli ultimi 5 anni. Gli anni dove sono stati registrati innalzamenti maggiori di temperature vanno dal 2000 al 2012 e gli scienziati affermano che e’ evidente come il riscaldamento globale derivi direttamente dall’aumento delle emissioni di Co2. Ma a rallentare il riscaldamento del pianeta non sono solo le acque profonde degli oceani, hanno contribuito infatti ad un rallentamento dell’innalzamento delle temperature anche altri diversi fenomeni, come una minore attivita’ solare, registrata tra il 2008 ed il 2009 e alcune grandi eruzioni, come quella del vulcano islandese Eyjafjallajokull che nel 2010 con le sue ceneri creo’ una barriera ai raggi solari favorendo una temporanea riduzione delle temperature. Comunque, continua il rapporto degli scienziati, le temperature continueranno a salire ed entro il 2060 dovrebbero avere un incremento massimo di 2 gradi: soglia considerata al limite della sicurezza per il pianeta.