Le faglie sono strutture geologiche fra le più note e importanti nel mondo della geologia. Sono fratture della crosta terrestre che possono avere estensioni fino a decine di km, lungo le quali avviene uno spostamento reciproco dei due blocchi.
Senza le faglie non ci sarebbe la tettonica delle placche, non avremmo catene montuose né fosse oceaniche. Non esisterebbero neanche i terremoti, ma sarebbe l’intero pianeta ad avere un aspetto tolamente diverso. Del resto l’assenza di faglie è fisicamente impossibile, per il comportamento fragile della crosta terrestre in risposta a sollecitazioni tettoniche.
Nonostante questo termine sia oggi di patrimonio comune, poco conosciuta è la sua etimologia. Veniva usata nel ‘700 dai minatori belgi della Vallonia per indicare un vuoto, o una mancanza, all’interno delle gallerie minerarie. In francese il verbo “mancare” si dice “faille” (che si pronuncia con la “gl-”così come in spagnolo, dove “falla”- pronunciato faglia – significa “manca”). Durante i lavori di scavo infatti, quando venivano incontrate delle faglie, i minatori notavano che la roccia si presentava spaccata e più blanda. A volte questo sbriciolamento della roccia portava a dei veri e propri vuoti nel cuore della montagna. È facile immaginare che per dei minatori che lavoravano in modo disumano con metodi a mano, incontrare dei vuoti nella montagna era un evento importante e che destava stupore.
Ancora oggi le faglie sono un serio problema negli scavi di gallerie minerarie e per nuove vie di comunicazione. Le faglie infatti possono portare a crolli, indebolimento delle volte delle gallerie, ma anche costituire della barriere idrauliche per i flussi di acqua presenti all’interno delle montagne. Un esempio drammatico è quanto avvenne durante i lavori di costruzione della galleria autostradale della A24 sotto il Gran Sasso, una delle più lunghe d’Italia. Durante la perforazione infatti venne attraversata una faglia che costituiva una barriera idraulica fra due acquiferi. Una volta perforata la barriera, un fiume d’acqua e fango travolse gli operai provocando la morte di 11 persone.
Il motivo per cui lungo le faglie la roccia si presenta spaccata e frammentata, è legato alle fortissime tensioni che avvengono lungo queste spaccature, legate ai movimenti tettonici.