Le immagini, tuttavia, risulteranno di una bellezza rara, in quanto il globo del gigante gassoso eclisserà la nostra stella, permettendo una magnifica retroilluminazione degli anelli. Il nostro pianeta è stato ripreso soltanto due volte dal Sistema Solare esterno; la prima volta risale alla sonda Voyager 1, che 23 anni fa riprese la Terra da oltre l’orbita di Nettuno. La seconda volta è accaduto nel 2006, nuovamente dal sistema saturniano. Questa volta l’intento della NASA è quello di trasformare l’evento in una rara opportunità per celebrare tutti insieme gli enormi successi spaziali che hanno reso possibili queste sessioni fotografiche. Dal punto di vista scientifico sarà la prima volta che il nostro pianeta verrà ripreso nel suo colore naturale, come lo vedrebbero i nostri occhi. Sarà inoltre la prima volta di un’immagine ad altissima risoluzione da quella distanza.
COME RINTRACCIARE SATURNO – Per ovvi motivi non tutti gli abitanti della Terra potranno osservare Saturno all’ora indicata. L’America settentrionale, tanto per citare un’area sfavorita, sarà sotto la luce solare, per cui l’evento avrà un valore ancora più simbolico. Il gigante con gli anelli si troverà nella costellazione della Vergine, sempre più vicino alla costellazione della Bilancia, non lontano (prospetticamente parlando) dalla luminosa stella Spica. Brillerà di una luce fissa (a differenza della luce delle stelle che è soggetta ad un luccichìo continuo) di colore giallastro, non troppo alto sull’orizzonte. Per rintracciarlo, sarà possibile immaginarlo alla base di un triangolo composto dalla Luna e dalla stella “arancione” Arturo, della costellazione di Bootes. Avendo a dispozione un telescopio sarà possibile “avvicinarsi” virtualmente al pianeta e alla sonda Cassini.