Domani sera una foto alla Terra da Saturno: “guardate il cielo e mettetevi in posa”

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Nella serata di domani la sonda Cassini della NASA fotograferà la Terra attraverso gli anelli di Saturno. “L’acquisizione di un’immagine del nostro pianeta è avvenuta varie volte in passato, ma questa sarà la prima annunciata con svariate ore di anticipo“, spiega Linda Spilker, scienziato del progetto Cassini al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena. “La speranza è che la gente, da ogni parte del mondo, possa guardare Saturno mentre la sessione fotografica sarà in corso“. Una sorta di saluto da un miliardo di chilometri di distanza. Gli stessi membri dell’agenzia spaziale, entusiasti di tale iniziativa, inviteranno familiari e amici a questo bel gesto simbolico, che naturalmente non avrà alcuna valenza scientifica.

Credit: NASA/JPL-Caltech

Le immagini, tuttavia, risulteranno di una bellezza rara, in quanto il globo del gigante gassoso eclisserà la nostra stella, permettendo una magnifica retroilluminazione degli anelli. Il nostro pianeta è stato ripreso soltanto due volte dal Sistema Solare esterno; la prima volta risale alla sonda Voyager 1, che 23 anni fa riprese la Terra da oltre l’orbita di Nettuno. La seconda volta è accaduto nel 2006, nuovamente dal sistema saturniano. Questa volta l’intento della NASA è quello di trasformare l’evento in una rara opportunità per celebrare tutti insieme gli enormi successi spaziali che hanno reso possibili queste sessioni fotografiche. Dal punto di vista scientifico sarà la prima volta che il nostro pianeta verrà ripreso nel suo colore naturale, come lo vedrebbero i nostri occhi. Sarà inoltre la prima volta di un’immagine ad altissima risoluzione da quella distanza.

Credit: Meteoweb

COME RINTRACCIARE SATURNO – Per ovvi motivi non tutti gli abitanti della Terra potranno osservare Saturno all’ora indicata. L’America settentrionale, tanto per citare un’area sfavorita, sarà sotto la luce solare, per cui l’evento avrà un valore ancora più simbolico. Il gigante con gli anelli si troverà nella costellazione della Vergine, sempre più vicino alla costellazione della Bilancia, non lontano (prospetticamente parlando) dalla luminosa stella Spica. Brillerà di una luce fissa (a differenza della luce delle stelle che è soggetta ad un luccichìo continuo) di colore giallastro, non troppo alto sull’orizzonte. Per rintracciarlo, sarà possibile immaginarlo alla base di un triangolo composto dalla Luna e dalla stella “arancione” Arturo, della costellazione di Bootes. Avendo a dispozione un telescopio sarà possibile “avvicinarsi” virtualmente al pianeta e alla sonda Cassini.
Già uno strumento piccolo sarà in grado di mostrare i dettagli principali degli anelli, e sarà di ausilio ai nostri occhi per una visione indimenticabile. Il fascino di queste osservazioni sta nel sapere cosa si sta osservando. Troppo spesso, infatti, abituati alle immagini dei più grandi telescopi terrestri o addirittura a quelle dei telescopi spaziali, la prima osservazione telescopica può deludere il neofita. In realtà, essendo a conoscenza che quel piccolo punto di luce sospeso nel firmamento è un mondo lontano, con le sue caratteristiche e le sue particolarità, la visione diviene ben più interessante. L’osservazione diretta del cosmo trasmette un’emozione che nessuna fotografia può restituire appieno. Chi dice il contrario non ha mai osservato sotto un cielo scuro o non ha capito che l’osservazione è anche poesia. Tutti in posa, quindi: l’occhio della Cassini comincerà a scrutarci a partire dalle 23:27.

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