Si tratta di un territorio ad elevata vocazione vitivinicola, ma i suoi grandi vini si abbinano non solo a tavola con grandi piatti, ma anche con i paesaggi e gli ambienti suggestivi che fanno da cornice alle vigne.
Questi depositi glaciali formati da grossi massi immersi in una matrice fine, limo-sabbiosa si alternano in superficie con sedimenti invece di origini marine; un paleo-mare profondo infatti, il Golfo Padano, bagnava queste terre fino a circa 5 milioni di anni fa quando in seguito al sollevamento terrestre dell’area regredì le proprie acque fin verso gli attuali limiti adriatici.
Un paesaggio incantevole che si può visitare in lungo ed in largo seguendo l’itinerario della “Strada dei vini” che ha attirato di fatto, in numero sempre crescente, un flusso enorme di turisti da tutta Italia e da tutto il mondo.
Ma non solo paesaggi morenici, lacustri e affioramenti in roccia spettacolari, nella zona del Franciacorta c’è molto di più: c’è la possibilità, ad esempio, di fruire di un microclima mite e ventilato, un vero e proprio toccasana per riequilibrare corpo e spirito; altresì – per gli appassionati di storia ed archeologia – quivi si possono trovare informazioni interessanti grazie ai numerosi reperti rinvenuti, testimoni delle grandi civiltà romana e longobarda le quali hanno lasciato tracce di grande rilevanza culturale.
Storia e belvedere da sogno, quindi, nella zona del Franciacorta, ma soprattutto la possibilità di degustare un prodotto locale, il Franciacorta docg, che negli anni si è assurto al ruolo, nell’immaginario collettivo, di alternativa allo Champagne. Un vino di uve Chardonnay, Pinot Bianco e Nero, dal colore paglierino e dal sapore fine, armonico ed elegante. Un vino davvero aristocratico.
Cosicché l’enoturista potrà dire “anch’io l’ho assaggiato!”