Gravidanza e mare: un connubio vincente

MeteoWeb

Alessia FabianiAnche una donna incinta ha il diritto di prendere una bella tintarella al sole,  non vi pare?  Ma quali sono i consigli degli esperti? Per non correre rischi,  l’ esposizione al sole non deve avvenire senza regole, quindi è tassativo utilizzare prodotti solari di buona qualità e con protezione molto alta o altissima (30- 50+), dato che gli ormoni,  durante la gravidanza,  se da un lato possono facilitare l’abbronzatura,  dall’altro potrebbero favorire la comparsa di macchie,   rovinando la vostra tintarella.
Curate attentamente il viso, per evitare la comparsa del cloasma (maschera della gravidanza), che si manifesta con una pigmentazione a macchie di colorito brunastro su fronte e zigomi. Il rischio che si presenti questo problema dipende dal fototipo,  cioè dal colore di capelli ed occhi e dal luogo di esposizione al sole,   se mare o montagna.
Per limitare il problema,  si può ricorrere a prodotti schiarenti a base di vitamina C e,  se avete pelle scura,  evitate scrub o prodotti esfolianti.
I peeling e i trattamenti all’idrochinone sono una soluzione definitiva a questo problema davvero antiestetico, ma solo dopo il parto.

  • Idratare in modo adeguato la pelle durante i 9 mesi, in quanto l’esposizione al sole, che deve avvenire sempre gradualmente, determina una maggiore secchezza della cute e tale situazione favorisce la comparsa di smagliature, piccoli strappi della pelle causati dall’indebolimento dell’elasticità dell’epidermide durante la gravidanza.
  • Evitare le ore più calde della giornata (11-15).
  • Evitare i colpi di calore, rimanendo all’ombra: durante la gravidanza, infatti, per via della maggiore quantità di estrogeni, la temperatura corporea può essere più alta del normale, favorendo bruschi innalzamenti della pressione.

Il feto si trova già in un ambiente caldo, per cui è importante che il corpo della madre non si surriscaldi ulteriormente.
Idratatevi con molta acqua, almeno due litri al giorno, ed evitate di restare troppo a lungo distese nella stessa posizione,  perchè ciò potrebbe far abbassare la pressione sanguigna e creare problemi alle vene.
Per questo motivo,  è consigliabile passeggiare a lungo sul bagnasciuga,  con le gambe immerse in acqua:  ne ricaverete un salutare massaggio alle caviglie.
Bagnatevi spesso ed alternate bagni brevi a nuotate rigeneranti e leggere.  Il nuoto è lo sport ideale in gravidanza, dato che l’acqua allevia il peso del pancione, senza sollecitare molto le articolazioni.

Mare e gravidanza sono un vero e proprio connubio vincente, soprattutto per il benessere fisico e psicologico della futura mamma, salvo particolari controindicazioni legate a patologie o gestazioni a rischio.
Il mare è un vero toccasana per l’organismo, poichè l’acqua salata consente alla futura mamma nuotate tonificanti, drenanti e rassodanti,  con una piacevole sensazione di relax se si lascia cullare dalle onde sulla riva. L’acqua marina esercita un benefico massaggio vascolare, alleato della circolazione, contro cellulite e ritenzione idrica.
Lo iodio stimola il metabolismo, aiuta a bruciare i grassi e le calorie e a controllare il peso corporeo.
Dalla ventisettesima settimana di gestazione, evitate le destinazioni più esotiche e scegliete lidi più sicuri, con una struttura sanitaria o un ospedale attrezzato vicino.
L’abbligliamento da mare della gestante è decisamente comodo: tessuti freschi, traspiranti e naturali come lino e cotone contrastano la disidratazione sotto il sole cocente.
Dato che ben 6 donne su 10 si trovano alle prese col pancione che cresce, accompagnato dalla nausea che lo segue quasi di pari passo, gli alleati estivi delle donne in dolce attesa sono i ghiaccioli, prodotti naturali, privi di coloranti, aromi artificiali e dolcificanti,  approvati dalle associazioni scientifiche di tutta Europa.
Da una sperimentazione iniziata in Italia nell’ ottobre 2010,  che ha coinvolto 10 centri distribuiti in tutta la Penisola, è emerso che l’utilizzo dei ghiaccioli riduce la nausea in gravidanza nella quasi totalità dei casi.

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