Le cascate sono indubbiamente uno spettacolo della natura meraviglioso che colpisce sempre tutti, che siano o che non siano appassionati di natura. Tutti conoscono indubbiamente le celeberrime cascate del Niagara, a cavallo tra Stati Uniti e Canada; ma pochi sanno che ce ne sono di ben più alte; come ad esempio il Salto Angel, nel Venezuela, nel bel mezzo della foresta amazzonica, alta 979 m: la più alta al mondo (il maggiore infatti fra i singoli salti misura 807 metri, rivelandosi così come il più lungo in assoluto). Esse si trovano nel Parque Nacional de Canaima, lungo il corso del torrente Carrao e precipitano dall’altopiano della montagna Auyantepui. Il fiume che si trova alla fine del salto è il Kerepakupay.
Furono avvistate per la prima volta nel 1910 dall’esploratore Ernesto de Santa Cruz, anche se la scoperta ufficiale avvenne nel 1933 ad opera dell’americano James Crawford Angel, che le scorse mentre sorvolava la zona con il suo piccolo aereo mentre cercava bacini minerari (da cui ovviamente presero il nome). L’altitudine ufficiale venne determinata da un’indagine eseguita dalla National Geographic Society nel 1949: essa, essendo di 979 m, è di quasi 20 volte superiore a quelle del Niagara.
Nonostante sia possibile fare delle escursioni alle cascate, ciò, dato il luogo dove esse sorgono, non è una cosa semplice: innanzitutto è necessario prendere un aereo a turboelica da Caracas o da Ciuciad Bolivar sino a Canaima (da dove si accede nel parco nazionale all’interno del quale sorgono le cascate). In seguito è necessario prendere un battello che conduca sul fiume e che così raggiunga la base delle cascate.
Di bellezza mozzafiato, esse sono indubbiamente una meta interessante per molti alpinisti che, sempre in misura maggiore, si recano, sprezzanti del pericolo, a scalarle; sono tuttavia anche però una bellissima meta per gli amanti della natura e, nello specifico, di una natura selvaggia, quale quella di cui la foresta amazzonica abbonda.
E’ tuttavia anche possibile sorvolare le cascate in aereo; ciò non è però fattibile in giornate nuvolose ed occorre dunque informarsi prima relativamente alle condizioni atmosferiche al momento di partenza. Durante la stagione secca dell’Amazzonia del nord (da dicembre a marzo) sulla cima vi è molta meno acqua rispetto a quella che si vede nelle foto che si trovano solitamente sul web (prese in condizioni ottimali), ma, in questo caso, è più frequente trovare cielo sereno e godere di una visibilità ottimale. L’intera escursione richiede circa 24 ore.