La brezza polare sta abbracciando l’intero Sud America, spingendo le temperature verso il basso ed imbiancando varie zone, anche costiere. Le ondate di freddo non sono poi così insolite nella regione in questo periodo dell’anno, sono infatti conosciute come “friagens” o “geadas” in portoghese. Nel 2010, le città della foresta Amazzonica hanno visto scendere le temperature fino a 7°C, mentre la media attesa era di 18°C. L’attuale ondata di freddo non è quindi del tutto inaspettata, ma ciò che è insolita è la quantità di neve che ha ricoperto la regione. In alcune città come Curitiba, la neve non cadeva da 38 anni.
L’Argentina negli ultimi cinque giorni sta sopportando temperature artiche ed almeno sei persone sono morte come conseguenza delle condizioni atmosferiche in varie parti del Paese: nella provincia di Catamarca, un uomo di 51 anni è morto per infarto causato da ipotermia. Nella mattinata di lunedì, Jose Romera, un senzatetto di 47 anni, è stato rinvenuto senza vita nelle strade di Adresito (Misiones) per la stessa causa, ipotermia.
A Buenos Aires, la temperatura in mattinata segnava 1.6°C, per salire nel pomeriggio solo fino a 10°C. Ci si aspetta che le temperature si alzino, anche se di poco, durante il resto della settimana. In molte zone di Jujuy e Mendoza, i residenti hanno visto scendere la temperatura fino a -10°C, con forti nevicate.
Anche il Cile ha visto la neve, sopratutto la sua capitale Santiago.
A Sierra de la Ventana, nel sud della provincia di Buenos Aires, la nevicata è stata così insistente che le autorità hanno deciso di chiudere le vie di comunicazione.
Il Brasile, in particolar modo Paranà, Santa Catarina e Rio Grande do Sul, ha visto i fiocchi di neve per la prima volta dopo 38 anni, molta della quale è rimasta al suolo senza sciogliersi.