Essa è un’insenatura del golfo di Tonchino, nel Vietnam nord-orientale; fa parte della provincia di Quang Ninh e comprende circa 3000 isolette calcaree con numerose grotte carsiche. La baia occupa 120 km di costa e copre un’area di circa 1553 km², con circa 1969 isolotti. Questi isolotti sono di calcare monolitico, ed ognuno di essi è ricoperto da fitta vegetazione, che è come se si ergesse dall’oceano stesso; molte delle isole sono poi vuote, e contengono enormi grotte; Hang ??u G? contiene ad esempio la più grande grotta della baia che, da esploratori francesi che la visitarono nel XIX secolo, fu denominata “Grotte des Merveilles”: le sue tre grandi camere contengono inoltre numerose grosse stalattiti e stalagmiti (oltre a graffiti del XIX secolo). Oltre ad Hang ??u G? abbiamo poi due grandi isole, Tuan Chau e Cat Ba, con insediamenti permanenti: entrambe queste isole hanno persino attrezzature turistiche, tra cui hotel e spiagge attrezzate. Alcune isole ospitano villaggi galleggianti di pescatori che setacciano le acque poco profonde alla ricerca delle 200 specie di pesci e 450 di molluschi che nuotano nella baia. La maggior parte delle isolette hanno preso il nome dalla propria forma: tra queste ci sono Voi (elefante), Ga Choi (artiglio da combattimento) e Mai Nha (tetto): a 989 isole è stato infatti, secondo questo criterio, assegnato un nome. Tra gli animali che le abitano ci sono poi antilopi, scimmie ed iguane. L’area protetta dall’UNESCO comprende comunque circa 434 km² e 775 isole, il cui nucleo è delimitato da 69 punti: l’isola di ??u G? ad ovest, il lago Ba H?m a sud e l’isola C?ng Tây ad est; l’area protetta va poi dal deposito di carburante di Cái D?m al comune di Quang Hanh. La baia è, sul piano climatico, un’isola marina con clima tropicale umido e due stagioni: un’estate calda e piovosa, ed un inverno asciutto e freddo: la temperatura media è infatti di 15 °C- 25 °C; le precipitazioni annuali variano infine tra i 2000 ed i 2200 mm. La baia di Ha Long ospita inoltre due ecosistemi: uno tropicale-umido con foreste pluviali di sempreverdi, l’altro marino e costiero; nella baia vivono infatti numerose specie endemiche, quali la Livistona halongensis, l’Impatiens halongensis, la Chirieta halongensis, la Chirieta hiepii, la Chirieta modesta, la Paraboea halongensis e la Alpinia calcicola. La maggior parte delle isole che punteggiano la baia ospitano poi anche numerose specie, tra cui 477 magnoliales, 12 pteris, 20 piante da paludi slate, 4 amphibia, 10 reptilia, 40 aves e 4 mammalia.
Intorno a tale baia aleggia tuttavia anche una leggenda locale: molti anni fa infatti i vietnamiti stavano combattendo gli invasori cinesi: gli dei mandarono allora loro una famiglia di dragoni per aiutarli. Questi dragoni iniziarono a sputare gioielli che si trasformarono nelle isole ed isolotti che punteggiano tuttora la baia, unendoli poi per formare una muraglia contro gli invasori; i vietnamiti salvarono dunque la propria terra e la trasformarono in quello che poi sarebbe diventato l’attuale Vietnam. Il luogo in cui atterrò il dragone madre venne chiamato H? Long, il luogo in cui arrivarono i figli prese invece il nome di Bái T? Long (Bái: essere al seguito di, T?: figli, Long: dragone), ed il posto in cui i figli agitarono violentemente le proprie code venne chiamato B?ch Long V? (B?ch: colore bianco della schiuma, Long: dragone, V?: coda).