L’orbita della Terra, così come quella di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare, non è un cerchio perfetto, ma un’ellisse. Questo importantissimo aspetto non ci pone sempre alla stessa distanza dal Sole, determinando una differenza annuale di circa 5 milioni di chilometri. Oggi, 5 Luglio 2013, alle 15:00, il nostro pianeta sarà nel punto più lontano, che nel linguaggio scientifico viene definito afelio. Quando siamo all’afelio il Sole appare più piccolo nel cielo dell’1,7% e il calore in arrivo sulla Terra è in realtà del 3,5% inferiore rispetto alla media annuale. Anche se come vedremo, questo non è sinonimo di refrigerio dalle roventi temperature estive. Sin dai tempi della scuola, abbiamo appreso che le stagioni vengono a formarsi a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre, e non a causa della distanza Terra-Sole, che come abbiamo avuto modo di capire è minima nei mesi invernali e massima in estate. Oggi, paradossalmente, la luce proveniente dal Sole è inferiore del 7% rispetto al perielio, quando nell’emisfero boreale siamo in pieno inverno. Durante la stagione estiva il polo nord è inclinato verso il Sole, e le giornate sono lunghe e tipicamente più miti. Inoltre, pochi sono a conoscenza del fatto che quando la Terra si trova all’afelio la temperatura media globale del nostro pianeta è di circa 2.3°C superiore rispetto al perielio: la Terra quindi è globalmente più calda quando si trova alla maggior distanza dalla nostra stella. Ciò accade in quanto i continenti e gli oceani non sono distribuiti in modo uniforme in tutto il mondo. Durante il mese di Luglio la metà settentrionale del territorio più affollato della Terra è inclinato, come detto, verso il Sole, per cui le aree continentali tendono a scaldarsi più velocemente della massa oceanica presente a sud del mondo. Un evento che in fisica prende il nome di bassa capacità termica. Un esempio ci è fornito dal deserto, capace di forti escursioni termiche giornaliere. A minime vicine allo zero, al sorgere del Sole alcune aree caratterizzate da rocce e terreno con bassa capacità termica, possono schizzare improvvisamente a valori vicini ai 40°C. L’acqua, al contrario, presenta un’elevata capacità termica, per cui le escursioni termiche giornaliere o annuali sono molto poco accentuate. Un’altra differenza tra le estati nei due emisferi è la loro durata. Secondo la seconda legge di Keplero, i pianeti si muovono più lentamente all’afelio di quanto non facciano al perielio. Come risultato, l’estate boreale sulla Terra è più duratura rispetto all’estate meridionale.