Si tratta di un minerale delle argille, ricco in Alluminio. Il suo nome deriva dal Monte Kao Ling in Cina, dove nel XVIII secolo venne estratta per la prima volta, contenuta in strati di una roccia sedimentaria ricchissima in questo minerale (il Caolino o China Clay).
Per il suo colore e per il suo basso costo la polvere bianca di Caolino si diffuse in molteplici campi d’applicazione nei settori più svariati: dall’industria della carta, per riempire gli interstizi tra le singole fibre della cellulosa durante la fase di miscelazione, contribuendo a dare brillantezza e uniformità alla carta, dall’industria della ceramica e della porcellanea all’edilizia per la produzione di stucchi ed intonaci.
Senza dimenticare il suo utilizzo come materiale di carica (plastica, smalti, industria farmaceutica) e per la produzione di coloranti per alimenti e dentifrici, fino al settore primario nella lotta contro la mosca dell’olivo.
Tale duttilità d’impiego spinse tecnici e ricercatori ad indagini e ricerche alla scoperta di nuovi giacimenti. I risultati furono considerevoli: si scoprirono infatti rilevanti giacimenti in Europa, dalla Germania, alla Russia, alla Francia. Anche l’Italia possiede i suoi importanti giacimenti di questo materiale soprattutto a Oleggio (NO), a Campiglia Marittima (LI) ed in Sardegna.