Per scoraggiare gli americani a gettare il cibo nella spazzatura, l’agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense (EPA) tira in ballo la produzione di gas serra.
“Più del 97 % del cibo che produciamo – afferma sul suo sito la U.S. Environmental Protection Agency – finisce nelle discariche”. “Nel 2010 gli americani hanno gettato in discarica 33 milioni di tonnellate di cibo, ed una volta nelle discariche – continua l’articolo – il cibo si decompone producendo metano, un potente gas serra che contribuisce al cambiamento climatico”.
L’articolo continua elencando i benefici della riduzione dei rifiuti, come il risparmio di denaro, il risparmio di energia da parte delle industrie alimentarie e suggerendo di donare il cibo ancora intatto e (ovviamente) non avariato alle persone povere.
Infine l’EPA stila anche una lista di trucchi per limitare la produzione di rifiuti. Ad esempio quella di usare i cibi già presenti nel frigo prima di comprarne altri, pianificare il menù dei pasti futuri per non esagerare con le quantità, prendere solo ciò che realmente serve, congelare i prodotti in eccedenza, essere inventivi e creare piatti a partire dai cibi avanzati. Infine un altro consiglio è quello di farsi il compost in giardino o sul balcone, per creare un ottimo concime per le piante. Viene sottolineata poi la presenza delle banche del cibo, grazie alle quali si possono aiutare i senza tetto e tutti quelli che ne hanno necessità.
Intanto in Europa è attiva dal 2010 la campagna “Un anno contro lo spreco”, lanciata da Last Minute Market (società spin-off dell’Università di Bologna che da anni lavora al recupero di beni invenduti) ed il cui obiettivo è la sensibilizzazione della popolazione europea sui temi dello spreco alimentare e non solo. La campagna è rivolta ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni. Già mille sindaci in tutto il continente hanno aderito alla campagna, impegnandosi a sostenre le iniziative che recuperano, a livello locale, tutti quei prodotti non venduti e scartati, per ridistribuirli a chi ne ha necessità.