L’UNICEF ha creato la Sweat Machine, la Macchina del Sudore, che strizza i vestiti impregnati di sudore e filtra il liquido per produrre acqua potabile.
E’ stata sviluppata e costruita come parte della campagna dell’UNICEF svedese per stimolare l’interesse circa la carenza d’acqua in molte parti del mondo.
Lo staff ha presentato il macchinario durante l’apertura del torneo di calcio giovanile internazionale “Gothia Cup“.
Giocatori e visitatori sono stati invitati a consegnare le proprie magliette impregnate di sudore o accettare la sfida di bere un bicchiere d’acqua depurata dalla Sweat Machine.
In media, una maglietta sudata può produre 10 ml di acqua potabile.
Sebbene le persone all’inizio si siano mostrate restie a bere il prodotto della macchina, in seguito è divenuta molto popolare: i giocatori svedesi Mohammed Ali Khan e Tobias Hysén sono stati i primi a provare l’acqua.
Per Westberg, portavoce UNICEF in Svezia, ha affermato: “Volevamo riportare in auge la questione in un modo nuovo, allegro e coinvolgente. La nostra Sweat Machine ci ricorda che tutti condividiamo la stessa acqua. Tutti beviamo e sudiamo allo stesso modo, indipendentemente dall’apparenza o dalla lingua che parliamo. L’acqua è responsabilità di tutti e dovrebbe essere anche preoccupazione di tutti.”