Particolarmente colpito l’abitato di Cappella de’ Picenardi, dove il sindaco Raffaele Leni racconta dei disastri provocati a edifici e colture. “E’ cominciato tutto attorno alle 7.30, siamo usciti da casa per chiudere le porte della stalla ma la violenza del vento e della pioggia mista a grandine ci ha impedito di ritrovare la strada per tornare indietro. Non si vedeva assolutamente nulla“. “Le coltivazioni nei campi sono state macinate dalla grandine – aggiunge Leni -, e quelle risparmiate dal ghiaccio sono state abbattute dal vento. Gli impianti di irrigazione sono stati ribaltati o danneggiati dalle piante cadute su di essi. Anche i tetti di molte stalle sono stati scoperchiati. Per non parlare dei pannelli fotovoltaici: alcuni sono stati divelti dal vento, molti altri sono stati rotti dalla grandine. La produzione di energia elettrica è ferma“. “Ho parlato con un agricoltore di Ca’ d’Andrea – precisa il sindaco –, e là forse è stato peggio che da noi. Per quanto riguarda noi, stiamo raccogliendo i dati dei danni da trasmettere alla Prefettura“.
Forti piogge anche in Emilia Romagna, con 47mm a Novellara, 32mm a Parma. Imbiancata dalla grandine anche Reggio Emilia.