Tutti sanno qual è la montagna più alta della Terra: il monte Everest, sulla catena dell’Himalaya con i suoi 8.848 m sopra il livello del mare.
Ma pochi sanno qual è la montagna più alta dell’intero sistema solare.
Si tratta di un rilievo ubicato sul pianeta Marte, è un vulcano a scudo simile a quelli delle isole Hawai: si chiama Mons Olympus (Monte Olimpo).
Fu osservato ed ammirato per la prima volta nel lontano 1877 dallo scienziato piemontese Giovanni Schiapparelli. La sua imponenza è impressionante! Raggiunge infatti i 27 km in altezza (quasi 3 volte l’Everest), con un diametro di oltre 600 km; la sua superficie è così grande che coprirebbe – se immaginassimo, con un po’ di fantasia, di porla sulla Francia – quasi l’intero territorio nazionale transalpino.
Come accennato, si tratta di un vulcano attivo, composto da una gigantesca caldera di oltre 60 km di larghezza, con tre crateri sovrapposti l’uno sull’altro. È una montagna geologicamente giovane, la sua età stimata si aggira attorno ai 200 milioni di anni.
Perché sul pianeta terra le montagne non raggiungono neanche lontanamente altezze e dimensioni di questa portata?
La risposta sta nella diversa strutturazione della crosta terrestre rispetto alla crosta del Pianeta Rosso: su Marte la crosta non è suddivisa in placche tettoniche in continuo movimento come sulla Terra. Pertanto essendo la crosta “fissa” l’hot spot sottostante il M. Olimpo alimenta – da milioni di anni a questa parte – con la sua attività magmatica, con la sua lava le pareti dell’edificio vulcanico, portandolo a sviluppare queste dimensioni e quote.