Si’ a boxer larghi stile ‘rapper americano’ per gli uomini e a ‘eco-slip’ in seta per le donne. Il caldo offre terreno fertile per la proliferazione di funghi e batteri, e irritazioni e infezioni sono dietro l’angolo, meglio dunque prevenirle con qualche buona abitudine che faccia da deterrente. Nel 2013 poi i vestiti non sono piu’ solo una ‘protezione’ per il corpo o un ‘mezzo’ per esprimere il proprio stile, ma anche un modo per prendersene cura: fra i trend leggins alla caffeina, jeans anticellulite, e scarpe solleva-glutei, ma gli esperti pero’ non sempre sono d’accordo. Preferire vestiti bianchi ai colorati, evitare elastici e capi ‘stretti’, sfuggire i tessuti sintetici e mettere un bollino rosso su maglie e pantaloni di dubbia provenienza: i consigli degli esperti della salute sono validi tutto l’anno, ma d’estate in maniera particolare.”Con il caldo si suda, la pelle si macera e funghi e batteri trovano terreno fertile per moltiplicarsi, penetrano piu’ facilmente”, spiega ad Adnkronos Salute Riccarda Serri, specialista in dermatologia e autrice di diversi libri. Meglio usare tessuti bianchi perche’ i colorati, se non sono stati trattati a dovere, potrebbero rilasciare sostanze tossiche, come ad esempio metalli pesanti. “Solitamente vengono dall’oriente gli indumenti che danno questi problemi – spiega l’esperta – E anche quando i tessuti sono candidi, potrebbero esser stati sbiancanti con prodotti tossici, quindi bisogna verificare che abbiano passato i test europei”. Importante usare “materiali meno sintetici possibile, preferire sempre quelli naturali – spiega Leonardo Celleno, direttore del centro di ricerche cosmetologiche dell’Universita’ Cattolica di Roma – e no a quelli elastici che favoriscono la macerazione della pelle, soprattutto a livello del pube”. “Si’ a cotone 100%, seta, lino, canapa e fibre naturali, tutto garantito e possibilmente made in Italy”, aggiunge Serri. Con una “camicetta o pantalone in popeline, o una magliettina in crepe di seta, si puo’ vestire ‘salutare’ con un certo stile – commenta l’esperto di moda Christian Lazzaroni – Nei negozi vanno a ruba quest’anno”. E se vogliamo parlare di vestiti che non servono solo a coprirsi, non si puo’ non citare una nuovissima tendenza, quella degli indumenti con funzione estetica. Ne sono un esempio i leggings alla caffeina, “boom di vendite, soprattutto prima dell’estate”, spiegano da una nota casa di intimo. Perplessi i dermatologi: “Non approvo e non consiglierei vestiti intrisi di anticellulite”, commenta Serri. Una dritta poi sull’abbigliamento da mare maschile: “Decisamente meglio i costumi larghi, evitate gli slippini – suggerisce Celleno – tutto cio’ che provoca costrizione, sudorazione e lacerazione della pelle, favorisce l’aggressione di funghi e batteri”. Con un costume largo, che comunque solitamente ha una retina all’interno, all’interno la temperatura resta sotto controllo, dice l’esperto. E se d’estate il rischio di infezioni, soprattutto ai genitali, e’ elevato, esistono anche slip in seta di fibroina, imbevuti di antibatterico, che favoriscono ad esempio la prevenzione di candidosi, “un lievito, un sorta di ‘fungo’ che tutti abbiamo – spiega l’esperto – ma che puo’ diventare problematico” se prolifera a dismisura nelle zone sbagliate, quando il corpo e’ piu’ vulnerabile. Vestiti salutari a parte, durante l’estate, secondo gli esperti, ‘il nudo e’ amico’ dei piu’ piccoli, il cui “sistema di termoregolazione centrale non e’ ancora ben sviluppato – spiega Serri – e cio’ provoca una fortissima sudorazione. Meglio dunque, se possibile, limitare l’uso di pannolini e costumi dotati di elastici che potrebbero causare fastidiose irritazioni, e preferire un semplice panno bianco di cotone su cui stendere il bambino in liberta’, in un’area della spiaggia protetta da sole e vento”. Occhio agli eco-lavaggi: la lavatrice amica della natura non e’ poi sempre cosi’ tale per l’uomo. “Consuma circa 16 litri d’acqua contro i 160 litri delle vecchie lavatrici – spiega Serri – Questo e’ ottimo per l’ambiente, ma il rischio e’ che i detersivi non vengano sciacquati via dai vestiti a dovere”. Un buon compromesso tra rispetto per l’ambiente e salute c’e’: “Basta fare un doppio risciacquo, ed e’ molto importante usare detersivi Ecolabel”, un marchio europeo a forma di fiore con una grossa ‘E’ al centro, che garantisce il ridotto impatto ambientale del prodotto.