Attrazione fatale: il sottosuolo instabile tettonicamente va “accarezzato” e non “artigliato”! Le aree prevalentemente interessate da ricerca ed estrazione attuale e prevista di idrocarburi (delimitate dalle linee bianche), i siti individuati per la realizzazione di eventuali pompaggi di anidride carbonica ad alta pressione nel sottosuolo per lo stoccaggio (in giallo) si sovrappongono molto spesso alle zone interessate da un sottosuolo instabile tettonicamente interessato da faglie attive sismo genetiche. A ciò si devono aggiungere i siti individuati per il pompaggio di metano ad alta pressione nel sottosuolo per ricostituire “bomboloni” da usare annualmente nel periodo climaticamente freddo dell’anno. Come si vede sono previste stimolazioni in aree instabili tettonicamente. E’ il caso di esclamare: io speriamo che me la cavo? O è più saggio riflettere, capire meglio e poi vedere cosa fare? Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico si leggono le seguenti notizie circa lo “Stoccaggio di gas naturale” e le sue potenziali relazioni con la sismicità indotta. “Nessuno degli studi e delle analisi condotte in questi anni ha evidenziato possibili correlazioni fra fenomeni sismici e lo stoccaggio di gas nel sottosuolo. Come ulteriore e continua verifica, tutti i giacimenti sono costantemente monitorati con appositi sensori inseriti nel sottosuolo al fine di rilevare eventuali eventi microsismici nel corso delle fasi di iniezione ed erogazione.” Mentre nelle altre parti del mondo la sismicità indotta è normale dove si effettuano pompaggi di fluidi ad alta pressione nel sottosuolo, solo in Italia, afferma il Ministero, la sismicità indotta “non esiste”! Eppure è noto che parte del sottosuolo italiano è instabile tettonicamente e caratterizzato da faglie attive sismogenetiche che hanno già causato sismi distruttivi in passato ed è anche monitorato il continuo spostamento relativo tra Africa ed Europa che continua a fornire energia tettonica alle faglie attive. Miracolo! Dice il Ministero! Non c’è alcun problema, è tutto sotto controllo! Il sottosuolo può essere “artigliato”! A questo punto i Parlamentari più sensibili alla sicurezza del territorio e dei cittadini sono pregati di farsi mettere a disposizione tutti gli studi a cui fa riferimento il ministero in modo che possano essere letti, studiati e valutati. Esclusivamente per dare sempre maggiori garanzie di sicurezza ai cittadini!
La mappa allegata è indicativa!
Si sintetizzano alcuni passi significativi che possono essere letti sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico con le seguenti notizie circa lo “Stoccaggio di gas naturale”.
Situazione Attuale e Sviluppi Futuri 2002 – gennaio 2012 Le attività che interessano il settore degli stoccaggi di gas naturale, specialmente negli ultimi anni sono stati oggetto di ferventi attività, sia dal punto di vista tecnico che amministrativo-procedurale. Tutto ciò ha avuto come conseguenza un continuo cambiamento dell’assetto globale, generando un panorama in continua evoluzione. Dal punto di vista strettamente tecnico si è assistito all’avviamento, negli ultimi 8-10 anni, di campagne di sperimentazione per le attività in sovrappressione, che potranno assicurare un deciso incremento nella capacità di stoccaggio nazionale. Inoltre sono in corso di realizzazione 3 nuovi impianti di stoccaggio: SAN POTITO E COTIGNOLA STOCCAGGIO da parte della Edison stoccaggio, in Emilia Romagna; CORNEGLIANO STOCCAGGIO da parte della Italgas Storage in Lombardia BORDOLANO STOCCAGGIO da parte della Stogit, in Lombardia. Nuove concessioni risultano inoltre in fase di rilascio. In particolare a breve verrà rilasciata la concessione CUGNO LE MACINE STOCCAGGIO in Basilicata, alla società Geogastock. E’ inoltre da segnalare che per ulteriori 6 siti è stato avviato l’iter autorizzativo.
Dal punto di visto amministrativo-procedurale, l’emanazione del nuovo decreto direttoriale Decreto Direttoriale 4 febbraio 2011, ha dato nuovo impulso allo sviluppo del settore, con norme e procedure in linea con le esigenze di mercato, dei soggetti industriali e del nuovo contesto economico. Le seguenti tabelle presentano schematicamente gli eventi più rilevanti con l’indicazione cronologica. 2002- Sperimentazione sovrapressione Stogit, su autorizzazione del Ministero dello sviluppo economico, sperimenta per la prima volta in Italia l’esercizio allo stoccaggio di un giacimento (Settala) in condizioni di pressione superiori a quelle originarie del giacimento (P>Pi). 2010- Esercizio in sovrappressione Dopo un lungo periodo di sperimentazione, viene autorizzato l’esercizio in sovrappressione al 107% per la concessione di Settala con un aumento della capacità disponibile del 40%. Situazione attuale 2012- Impianti in esercizio: 1. Brugherio stoccaggio (Lombardia) – Stogit – capacità: 330 MSm3* 2. Cellino stoccaggio (Abruzzo) – Edison stoccaggio – capacità: 118 MSm3 3. Collalto stoccaggio (Veneto) – Edison Stoccaggio – capacità: 560 MSm3 4. Cortemaggiore stoccaggio (E. Romagna) – Stogit – capacità: 960 MSm3 5. Fiume Treste stoccaggio (Abruzzo) – Stogit – capacità: 4.605 MSm3 6. Minerbio stoccaggio (Emilia Romagna) – Stogit – capacità: 2.658 MSm3 7. Ripalta stoccaggio (Lombardia) – Stogit – capacità: 1.686 MSm3 8. Sabbioncello stoccaggio (Emilia Romagna) – Stogit – capacità: 1.099 MSm3 9. Sergnano stoccaggio (Lombardia) – Stogit – capacità: 2.594 MSm3 10. Settala stoccaggio (Lombardia) – Stogit – capacità: 1.820 MSm3 * MSm3 = milioni di standard metri cubi.
Sviluppo futuri Ampliamenti della Capacità di Stoccaggio In corso di realizzazione 3 nuovi impianti per complessivi 3.415 MSm3: “San Potito e Cotignola stoccaggio” in Emilia Romagna, Edison Stoccaggio “Cornegliano stoccaggio” in Lombardia, ItalgasStorage – nuovo operatore; “Bordolano stoccaggio” in Lombardia, Stogit.
Per 6 nuovi siti è stato avviato l’iter autorizzativo (Bagnolo Mella, Romanengo, S.Benedetto, Sinarca, Palazzo Moroni, Poggiofiorito – per complessivi 1.380 MSm3); per la concessione di “Sergnano stoccaggio”, a conclusione della sperimentazione, è stata richiesta l’autorizzazione all’esercizio in sovrapressione (105%). E’ stato rilasciato parare positivo per la valutazione di impatto ambientale dei progetti afferenti a Sergnano e Palazzo Moroni.; in corso l’iter per la V.I.A. degli altri 5 progetti.
Inoltre, a seguito della emanazione del decreto legislativo recante misure per la maggior concorrenzialità nel mercato del gas naturale ed il trasferimento dei benefici risultanti ai clienti finali (D. Lgs. 13/08/2010 n. 130), il soggetto che immette gas naturale nella rete nazionale di gasdotti per una quota di mercato all’ingrosso superiore al 55% (attualmente ENI), assume un impegno vincolante, in termini di caratteristiche prestazionali e tempi di realizzazione, a sviluppare nuove infrastrutture di stoccaggio di gas naturale o a potenziare quelle esistenti, nell’ambito delle iniziative di sviluppo infrastrutturale, che complessivamente rendano disponibile nuova capacità di stoccaggio di gas naturale per un volume pari a 4 miliardi di metri cubi entro il 20.