Tumore al polmone: fattori di rischio e sintomatologia

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POLMONI SANI E NONSolo negli Stati Uniti, il tumore al polmone colpisce ogni anno più di 200000 persone, ma i medici non sono in grado di spiegare perché alcune persone si ammalino, mentre altre no.
Quel che è cero è che un paziente che presenta determinati fattori di rischio può avere maggiori probabilità di ammalarsi, dove per “fattore di rischio” si intende un elemento in grado di aumentare il rischio di soffrire di un certo disturbo.
Tra i fattori di rischio per il tumore al polmone possiamo annoverare:

  • il fumo di tabacco, che è responsabile della maggior parte dei casi di tumore al polmone, è senza dubbio il fattore di rischio più importante finora evidenziato. Le sostanze nocive contenute nel fumo danneggiano le cellule dei polmoni: fumare le sigarette, la pipa o il sigaro, quindi, può causare un tumore ed anche il fumo passivo può provocare tumori nelle persone che non fumano. Maggiore è l’esposizione al fumo, maggiore è il rischio di ammalarsi.
  • Il radon è un gas radioattivo, invisibile, inodore e insapore. Si forma nel suolo e nelle rocce. Chi lavora in miniera può essere esposto al radon. In alcune zone si evidenziano tracce di radon all’interno delle abitazioni. Il radon danneggia le cellule dei polmoni e chi è esposto a questa sostanza corre un maggior rischio di ammalarsi di tumore ai polmoni. Il rischio di ammalarsi di tumore a causa del radon è ancora maggiore tra i fumatori.
  • In determinate professioni (ad esempio nel campo delle costruzioni e nella chimica),  il rischio di ammalarsi di tumore al polmone è maggiore. L’esposizione all’amianto, all’arsenico, al cromo, al nickel, alla fuliggine, al catrame e ad altre sostanze può causare il tumore al polmone. Il rischio di ammalarsi di tumore è direttamente proporzionale al periodo di esposizione. Se si è fumatori, il rischio è ancora maggiore.
  • L’inquinamento dell’aria può aumentare leggermente il rischio di ammalarsi di tumore al polmone. Il rischio è comunque sempre maggiore per chi fuma.
  • Chi ha un parente prossimo che in passato ha sofferto di tumore al polmone può presentare un rischio leggermente maggiore, anche se non fuma.
  • Chi in passato ha sofferto di tumore al polmone corre un rischio maggiore di sviluppare un secondo tumore.
  • La maggior parte dei pazienti a cui viene diagnosticato un tumore al polmone ha più di 65 anni.

Altri possibili fattori di rischi, secondo i ricercatori, riguardano :

  • chi soffre di determinate malattie polmonari (ad esempio di tubercolosi o di bronchite) per molti anni, il rischio di ammalarsi di tumore al polmone può aumentare. Non è ancora chiaro, però, se queste malattie polmonari rappresentino un fattore di rischio per il tumore al polmone.

Chi pensa di essere a rischio per il tumore al polmone dovrebbe consultare il proprio medico, che sarà in grado di dare suggerimenti per la prevenzione e di consigliare gli esami da effettuare. Per chi ha già sofferto di tumore al polmone è fondamentale continuare ad essere seguiti anche dopo la fine della terapia, il tumore al polmone, infatti, può ripresentarsi, oppure se ne può sviluppare un altro.
Chi soffre di tumore al polmone può presentare i sintomi che elencheremo a breve, anche se a volte il tumore rimane asintomatico,

  • affaticamento,
  •  fiato corto,
  •  dolore al torace, se il tumore invade una struttura all’interno del torace oppure colpisce la pleura,
  • perdita dell’appetito,
  • tosse, eventualmente con produzione di catarro o muco,
  •  emottisi (tosse catarrosa con tracce di sangue).

SIGARETTA FUMATASe il tumore al polmone è asintomatico, può essere scoperto durante una radiografia toracica o una TAC eseguite per altri motivi, ad esempio come controllo per eventuali disturbi cardiaci. La maggior parte delle diagnosi di tumore al polmone avviene quando il tumore è già cresciuto occupando più spazio, o ha già iniziato a interferire con le strutture circostanti.
Il tumore al polmone può formare metastasi nel resto dell’organismo, però le sedi di metastasi più frequenti sono:

• i linfonodi,
• i polmoni stessi,
• le ossa,
• il cervello,
• il fegato,
• le ghiandole surrenali (che si trovano vicino ai reni).

Le metastasi, cioè i tumori secondari diffusi anche in zone dell’organismo diverse dal polmone, possono causare:

ulteriori problemi respiratori,
• dolori alle ossa,
• mal di pancia o mal di schiena,
• mal di testa,
• debolezza,
• convulsioni e/o difficoltà di parola.

In rari casi, il tumore al polmone può rilasciare ormoni in grado di provocare squilibri ormonali, ad esempio una diminuzione del sodio nel sangue o un aumento del calcio.
I sintomi come l’affaticamento, il malessere (sensazione di disagio generico) e la perdita dell’appetito non sono necessariamente da imputare alle metastasi: la presenza di un tumore in qualsiasi zona dell’organismo può causare una sensazione di malessere generale. La perdita di appetito può causare un improvviso dimagrimento. L’affaticamento e la debolezza possono aggravare ulteriormente le difficoltà respiratorie.

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