Il termine superluna, che meglio si adattava all’evento di giugno, coniato sul sito web dell’astrologo Richard Nolle e ormai utilizzato anche dalla NASA, si verifica in quanto l’orbita geocentrica del nostro satellite non è perfettamente circolare, ma una curva leggermente ovale, ellittica, per cui nel corso del suo moto di rivoluzione raggiunge distanze minime e massime dal nostro pianeta. Nonostante ad occhio nudo la differenza non si noti, per osservare una vera “superluna” bisognerà attendere il prossimo 10 Agosto 2014, un evento che sarà molto simile a quello dello scorso 23 Giugno. L’evento procederà quello del 28 Settembre 2015, quando la Luna avrà una distanza ancora inferiore: in quella data ne saremo separati “soltanto” da 356.509 chilometri. E’ facile quindi intuire che il fenomeno, seppur molto affascinante, presenta una frequenza molto alta, che non lo inserisce in un contesto di eccezionalità. Naso all’insù: la Luna piena, nonostante non sia super, attende soltanto di essere ammirata.
Una spettacolare Luna piena affascina l’Italia, ma stavolta non è “super”: ecco perchè
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