Alla scoperta del parco nazionale Mana Pools, regno incontaminato della savana africana

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Nell’Africa meridionale, al confine settentrionale del Sudafrica, sorge un particolarissimo stato, regno incontaminato della savana africana: lo Zimbabwe. In esso, sul confine settentrionale con lo Zambia, sorge il parco nazionale Mana Pools che, insieme alle aree safari di Sapi e Chewore, è un patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1984. Si tratta complessivamente di 3 aree contigue di 676.000 ettari lungo la sponda sinistra del fiume Zambesi nel nord dello Zimbabwe. Mana Pools (mana in lingua shona significa quattro, quindi “quattro laghi”, i quattro laghi che vengono appunto formati dal corso dello Zambesi), parco istituito nel 1963, ha una superficie di 219.600 ettari, ed è costituito da un insieme  di fiume, isole, arenili e foreste, la cui morfologia cambia radicalmente durante la stagione delle piogge, dove l’esondazione del fiume rende percorribile l’area solo con canoe. Di contro, durante la stagione secca, diventa un luogo ideale dove osservare la ricca fauna del parco, alla ricerca di pozze d’acqua.

L’area safari Sapi fu invece istituita nel 1964 ed oggi ha una superficie di 118.000 ettari, includendo anche l’area in cui si incontrano il fiume Zambesi e il fiume Sapi; l’area Chewore, anch’essa del 1964, con i suoi 339.000 ettari è tuttavia la più estesa, e comprende le gole di Mapata e Kariba. La zona è inoltre fortemente caratterizzata dalla presenza di foreste di mogani, fichi selvatici, ebani e baobab, ed è uno dei più recenti parchi nazionali dell’Africa meridionale. Venne salvata dalla costruzione di una centrale idroelettrica nei primi anni ottanta che avrebbe causato l’inondazione di quello che adesso è diventato uno dei Patrimoni dell’umanità sanciti dall’UNESCO. E’ degno di nota inoltre il fatto che lo Zimbabwe sia la nazione con la più grande concentrazione di ippopotami e di coccodrilli e la più nutrita rappresentanza di grandi mammiferi, come elefanti e bufali africani, leoni, leopardi, ghepardi, mentre i fiumi sono popolati dal coccodrillo del Nilo; oltre naturalmente alle 350 specie di uccelli di cui il parco pullula.

 I parchi sono visitabili (vi sono parecchie agenzie che organizzano safari) e vi è la possibilità di alloggiare all’interno. Nel Mana Pools in alcune zone si può anche girare a piedi e senza guide. La stagione più confortevole è quella tra marzo e agosto (stagione secca), mentre settembre-ottobre è quella dove si possono vedere maggiormente gli animali, che sono in quel periodo più in movimento del solito perché in cerca di acqua; tra novembre e febbraio le piogge rendono invece impraticabili le piste. Mentre Mana Pools è riserva integrale, nelle aree safari di Sapi e Chewore è possibile pescare nello Zambesi e, purtroppo, anche cacciare con permesso.

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