”Sta andando veramente bene fino ad oggi. Per chi ha saputo operare con professionalita’, questo andamento climatico non puo’ che essere favorevole. Il condizionale e’ d’obbligo ma, se continua cosi’, mi sento di essere ottimista, potrebbe essere una bellissima annata, sia per i bianchi che per i rossi”. Il presidente dell’Associazione degli enologi italiani Riccardo Cotarella abbandona per un istante la tradizionale prudenza e si spinge a delineare le prime previsioni della vendemmia 2013, quest’anno ‘in ritardo’ di una decina giorni, rispetto alla tempistica 2012, in ragione di un clima ”dal sapore antico, com’era 30-40 anni fa, meno caldo, con forti escursioni termiche” dice all’ANSA. ”Un andamento meteo cosi’ non puo’ che fare bene al vigneto il quale pero’ va seguito con professionalita’, intervenendo secondo le necessita’ della pianta per correggere gli effetti di un elemento non gestibile come il clima – dice – sempre con grande attenzione alla sostenibilita”’. La vendemmia e’ gia’ in fase ultimativa in Sicilia e in Puglia ma solo per alcuni vitigni, come Chardonnay, Merlot, Pinot grigio. Per il resto, salvo sorprese meteo, si entrera’ nel vivo tra una settimana-10 giorni, prevedono gli enologi. ”Toccando ferro, fino ad oggi questa lentezza del clima puo’ avere effetti positivi sulla struttura, sui tannini rendendoli non troppo aggressivi” dice Cotarella. Dopo le ultime due annate avare, la vendemmia 2013 potrebbe quindi dare soddisfazioni anche in termini di quantita’ ai produttori italiani. ”Ad oggi – spiega il presidente degli enologi – i chicchi sono polposi, i grappoli ricchi, al netto di eventuali problemi aziendali la stagione puo’ essere quantitativamente piu’ positiva rispetta all’anno scorso. Se pero’ arrivano le piogge – aggiunge – siamo da capo a tredici, non si puo’ generalizzare. Non resta quindi che sperare, scrutando il cielo, con la coscienza a posto di aver agito con professionalita”’.