La scorsa settimana un’esplosione stellare ha permesso ad una stella, molto debole, di rendersi facilmente visibile con l’ausilio di un binocolo. Ora, è la “nova” più luminosa degli ultimi 5 anni, ed è visibile anche ad occhio nudo sotto cieli molto bui. Il fenomeno, dicono gli esperti, dovrebbe rendersi visibile nelle settimane a venire, e grazie alla sua posizione nel cielo non sarà difficile individuarla. Denominata Nova delphinus, è stata scoperta il 14 Agosto 2013 alle 20:00 (ora italiana) da Koichi Itagaki di Yamagata (Giappone). La visione improvvisa dell’astro è dovuta ad un’esplosione stellare, chiamata “Nova“, causata dall’accumulo di idrogeno sulla superficie di una nana bianca, che fa sì che la stella diventi, per qualche giorno, molto più luminosa del solito. Il fenomeno si verifica quando due componenti stellari molto ravvicinate con una massa simile a quella del Sole, scambiano materia per mezzo della gravità, dove viene compressa e riscaldata ad altissimi valori termici. La nana bianca, ad un certo punto della sua esistenza, è capace, grazie alla materia acquisita, di scatenare le reazioni di fusione nucleare, convertendo parte dell’idrogeno in elementi più pesanti. Il gas scende a spirale dal disco di accrescimento alla superficie della nana bianca, fino a raggiungere una temperatura di 20 milioni di gradi Kelvin: è a questo punto che si verifica una reazione nucleare incontrollata che causa una esplosione sulla superficie. Ne consegue un lampo accecante di breve durata, destinato ad affievolirsi entro pochi giorni. Un lampo già osservato nell’antichità, al quale gli abili astronomi-indovini diedero il nome di “stella nuova”, da cui il termine odierno. ”Le stelle ‘novae’ – ha spiegato Steven Shore del dipartimento di fisica dell’università di Pisa – sono bombe nucleari, enormi bombe all’idrogeno la cui esplosione avviene in poco più di 300 secondi”. “Attraverso movimenti caotici, che hanno la forma di dita e vortici, la materia dall’interno della nana bianca si mescola con lo strato esterno che brucia, e ciò accelera il propagarsi dell’esplosione incontrollata”, spiega lo scienziato.
L’esplosione stellare nella costellazione del Delfino visibile ad occhio nudo: ecco dove cercare
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