Pianeti “vagabondi” non sempre espulsi da sistemi planetari pre-esistenti

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Credit: NASA
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Non tutti i pianeti che fluttuano nello spazio, senza orbitare intorno a una stella, sono stati espulsi da sistemi a cui appartenevano. Le nubi fredde dello spazio hanno infatti tutte le caratteristiche per formare pianeti, anche in assenza di una stella madre. A rivelarlo sono nuove osservazioni compiute dagli astronomi della Chalmers University of Technology, pubblicate sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Precedenti ricerche hanno mostrato che esistono fino a 200 miliardi di pianeti che fluttuano liberamente nella Via Lattea, e si riteneva che questi fossero stati espulsi da sistemi planetari pre-esistenti che li contenevano. Gli scienziati hanno in particolare compiuto osservazioni nella Nebulosa Rosetta, un’enorme nuvola di gas e polveri a 4600 anni luce dalla Terra nella costellazione dell’Unicorno. La nebulosa ospita piu’ di un centinaio di piccole nuvole fredde che gli scienziati chiamano ‘globuletti’. ”Ognuna ha un diametro inferiore a 50 volte la distanza Sole-Nettuno e una massa minore di 13 volte quella di Giove. Ora, abbiamo determinato con maggiore precisione massa, densita’ e velocita’ con cui si muovono, scoprendo che sono molto densi e compatti, e diversi globuletti hanno un nucleo molto denso. Molti di essi, quindi, potrebbero collassare sotto il loro peso e formare pianeti liberi di fluttuare”, ha spiegato Carina Persson, fra gli autori della ricerca.

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