Nei giorni scorsi avevamo già parlato del brusco quanto precoce raffreddamento dell’Artico, in vista dell’arrivo della stagione autunnale. Quest’anno l’Artico sta cominciando a raffreddarsi molto prima del previsto, a differenza delle scorse annate. In genere bisogna attendere fino ai primi giorni di Settembre, allorquando l’indebolimento dell’insolazione diurna crea le situazioni adatte per le prime intense gelate, agevolando una rapida discesa delle temperature al di sotto della soglia degli zero gradi su gran parte della regione artica. In parte il brusco raffreddamento di una porzione dell’Artico è da attribuire alla buona tenuta della banchisa, fra il mare dei Ciukci ed il mare di Beaufort, per merito della persistente ventilazione dai quadranti settentrionali che ha spinto il ghiaccio in direzione delle coste dell’Alaska e dell’Artico canadese, addossandolo a nord dello Stretto di Bering, in modo tale da garantire un buon effetto “Albedo”.
Ciò è merito del favorevole pattern atmosferico che si è instaurato sulla regione artica, durante i mesi estivi, con la persistenza di profonde circolazioni depressionarie, nella parte centrale del mar Glaciale Artico, che hanno ammassato masse d’aria piuttosto fredde, con temperature largamente inferiori ai +0°C a livello del mare, su ampi tratti dell’Artico canadese, mar di Beaufort e mare dei Ciukci. Come avevamo previsto nei giorni scorsi, questo brusco raffreddamento dell’Artico, agevolato dalla persistenza di un regime depressionario sul mar Glaciale Artico, sta comportando un importante rinvigorimento dell’attività del vortice polare in sede canadese, favorendo l’avvento delle prime vere nevicate a bassa quota, con un importante tracollo dei valori termici, sotto la soglia dei +0°C.
Fra l’isola di Baffin e il nord della Groenlandia si è già isolato un nucleo di aria molto fredda, caratterizzata da isoterme prossime ai -10°C -12°C alla quota di 850 hpa, che sta portando delle precipitazioni nevose e delle gelate piuttosto precoci nelle isole dell’Artico canadese. Nel weekend, fra sabato e domenica, fitte nevicate, accompagnate da una moderata e gelida ventilazione occidentale, hanno imbiancato le isole dell’Artico canadese, con accumuli anche superiori ai 10-15 cm vicino Baffin. Tutto merito del profondo vortice depressionario a carattere freddo (colmo di aria gelida in quota) centrato poco a sud di Baffin, in lento arretramento verso est, che convoglia aria fredda e umida , con annesse nevicate, verso l’arcipelago artico canadese.
Una consistente nevicata ha investito pure la località di Eureka, fra le più note dell’Artico canadese, portando lo spessore del manto nevoso ad un totale di 18 cm. Durante la nevicata, a tratti anche fitta, il termometro è sceso fino ad un minimo di ben -12.9°C, stabilendo il nuovo record mensile per Agosto, per Eureka, che batte di netto il vecchio record di -11.2°C del 26 Agosto del 2000. Siamo ancora lontani dal record mensile di temperatura più bassa, per una località a bassa quota nell’emisfero boreale, tuttora detenuto da Cape Morris Jesup, nel nord della Groenlandia, con i -18.4°C registrati il 31 Agosto 1982.
Fino ad ora nessuna località dell’emisfero boreale, a bassa quota, ha segnato minime sotto i -18.4°C nel mese di Agosto. Ma vicini al rispettivo record di freddo mensile per il Canada, rappresentato dai -15.0°C di Alert del 31 Agosto del 1952. Ma il vero raffreddamento si concretizzerà sul finire di questa settimana, quando su una vasta area, fra Artico canadese e nord della Groenlandia, le temperature scivoleranno sotto la soglia dei -10°C -12°C. I valori più bassi si registreranno sul Plateau groenlandese dove nei prossimi giorni piomberà il vero gelo, con temperature abbondantemente sotto la soglia degli +0°C. La persistenza della circolazione depressionaria, fra Artico canadese e baia di Baffin, continuerà a dispensare nuove nevicate, anche di moderata intensità, fra Baffin e le altre isole dell’Artico canadese, dove i cumuli di neve fresca al suolo potranno superare i 20 cm. Queste nevicate, piuttosto precoci, ma tutt’altro che insolite per l’ultima decade di Agosto, contribuiranno a far abbassare ulteriormente le temperature a livello del mare, stabilizzandole al di sotto della soglia dello zero termico. Valori che oltre ad arrestare il processo di fusione del ghiaccio marino, tipico del periodo estivo, agevoleranno una sua rapida formazione nei tratti di mare appena liberati.