Quest’anno sembra che l’estate ci voglia lasciare in anticipo. Da giorni anche la nostra penisola è funestata dal maltempo, con piogge, frequenti rovesci e temporali, localmente di forte intensità, particolarmente insistenti sulle regioni del centro-nord e fra Lazio e Campania. Questo rapido declino estivo non è da imputare al solo transito di una perturbazione atlantica, quanto ad un brusco quanto precoce raffreddamento dell’area artica che ha notevolmente rinvigorito la figura del vortice polare troposferico. Difatti, la presenza di una profonda circolazione depressionaria principale sopra l’Artico canadese contribuisce a rinforzare e a far scivolare di latitudine il flusso perturbato principale, che scorre a gran velocità alle medie e alte latitudini.
Al momento il profondo vortice depressionario artico sta favorendo l’affondo di una vasta e complessa saccatura che si fionda fino all’Europa centro-occidentale e al bacino centrale del mar Mediterraneo, con il proprio asse principale. Questa saccatura, ben strutturata nella media troposfera, è circondata, su entrambi i lati, da ben due differenti blocchi anticiclonici, l’uno collocato in pieno Atlantico (alta pressione delle Azzorre) e l’altro sull’area medio orientale (anticiclone sub-tropicale continentale), che tendono a ristringere l’asse di saccatura verso l’area centrale del mar Mediterraneo ed il nostro paese, penalizzandolo. In seno a tale saccatura si creano vari “transienti” che muovendosi verso est, lungo il mar Mediterraneo, favoriscono lo sviluppo di sistemi temporaleschi a “Mesoscala” e “Cluster” che prendono un notevole sviluppo sui mari che circondano l’Italia. Intanto fra domani e venerdì sul nord Atlantico, l’inasprimento del “gradiente barico orizzontale” fra l’anticiclone delle Azzorre e la depressione islandese, già in ottima forma per il rinforzo del vortice polare troposferico, favorirà la nascita della prima vera tempesta autunnale.
Da tale contrapposizione si innescherà un intenso “gradiente barico orizzontale” lungo il margine meridionale e occidentale della profonda depressione islandese, dove le isobare concentriche della depressione atlantica confluiranno con quelle ellittiche del promontorio anticiclonico azzorriano, con massimi posizionati poco a sud delle coste islandesi. Questo intenso “gradiente barico”, fra la serata di domani e la giornata di venerdì, attiverà venti molto forti, con componente prevalente da Ovest e O-NO, che potranno raggiungere l’intensità di tempesta nel tratto di oceano poco a sud dell’Islanda, con raffiche capaci di superare la soglia dei 90-100 km/h. Nel corso della giornata di venerdì, con il lento spostamento verso levante della profonda circolazione depressionaria, le forti burrasche e le tempeste da Ovest e O-NO si sposteranno verso le isole Far Oer, raggiungendo a fine serata, in modo più attenuato, le coste scozzesi, le Orcadi e le Shetland, dove sono attese raffiche superiori ai 70-80 km/h, fra O-SO e Ovest.