Salute: approvata dal Consiglio regionale abruzzese risoluzione metodo stamina

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staminaliIl Consiglio regionale abruzzese, nel corso della sua ultima riunione, ha approvato, all’unanimita’, una risuluzione sulla Stamina. Nel documento si chiede che “il Governo nazionale e in particolare il Ministro della salute, ad attivarsi ulteriormente e in tempi brevissimi, nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta, parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai decreti legge, la possibilita’ di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina, sotto la responsabilita’ del richiedente, del medico prescrittore e del direttore del laboratorio di produzione della predetta metodica, poiche’ l’alternativa attuale per le persone richiedenti e’ solo quella di un esito infausto del decorso della malattia“. L’Abruzzo e’ la prima Regione italiana a intervenire su questa tematica, che riguarda migliaia di pazienti in tutta Italia, che chiedono di potersi sottoporre alla terapia del professor Vannoni – su cui il Ministero della Salute non si e’ ancora pronunciato – eseguita agli Spedali Riuniti di Brescia, ma a cui si puo’ accedere solo su sentenza di un tribunale. Tra questi c’e’ una bambina di un anno di Guardiagrele (Chieti), a cui il tribunale di Chieti ha negato la possibilita’ di sottoporsi alla terapia. “L’auspicio – ha sottolineato il Consigliere Emidio Nasuti tra promotori dell’iniziativa – e’ che il Governo si attivi in tempi brevissimi per garantire a tutti il diritto alla salute, che e’ costituzionalmente garantito. Del resto la terapia Stamina ha prodotto effetti positivi sulla qualita’ della vita di pazienti a cui la medicina tradizionale non puo’ offrire alcuna altra speranza. Non vedo, quindi, perche’ non si possa dare loro questa possibilita’, che tra l’altro non ha alcun effetto collaterale”.

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