“E’ solo un semplice ritardo o stavolta sono incinta?”. Questa è solo una delle innumerevoli domande che tante donne si pongono quotidianamente nel mondo.
Non importa dove siete in questo momento ma sono certa che avete gli occhi puntati sul calendario, vostro complice e confidente o vostro nemico momentaneo, lì, pronto a scandire secondi, minuti e ore che precedono l’arrivo delle “malefiche” o “sperate” rosse. Si sa, la gravidanza è un momento unico, è l’evento magico che sconvolgerà per sempre le vostre esistenze, specialmente se desiderata fino all’impossibile ma può rappresentare il terrore di molte donne non ancora pronte ad avere il cuore scalpitante di un minuscolo fagiolino in grembo. Per queste ultime, un semplice ritardo del ciclo mestruale può dar luogo ad inutili allarmismi, quindi, proviamo insieme a far un po’ di chiarezza tra sintomi pre- mestruali e sintomi di gravidanza, dal momento che essi, in quanto simili, possono facilmente confondere e agitare.
I sintomi pre-mestruali precedono di almeno 4 giorni il ciclo, scomparendo con l’inizio di questo. In Italia, le donne colpite dalla sindrome premestruale sono il 25% e si parla di “sindrome” proprio per far riferimento alla varietà dei sintomi fisici e psicologici e alle loro differenti manifestazioni da donna a donna.
Le cause della sindrome premestruale solitamente sono:
- una carenza di magnesio, dovuta ad un incremento della produzione di ormoni, come l’aldosterone, che regolano il bilancio dei sali minerali nel corpo. Per via di questa carenza, si creano dolori all’utero, crampi muscolari e mal di testa.
- lo squilibrio ormonale, dovuto all’innalzamento del livello di estrogeni e di prolattina, provoca sia l’aumento del volume e del dolore al seno, che la ritenzione idrica, che provoca stipsi e aumento di peso),
- una carenza di vitamina B6, coinvolta nella sintesi di serotonina e dopamina, alla base di stati depressivi transitori.
Riassumendo, ecco i sintomi pre-mestruali più diffusi: tensione al seno, leggero aumento di peso, dolore addominale, perdite fluide biancastre, gonfiore, ritenzione idrica, stanchezza, irritabilità, tristezza, sbalzi d’umore, difficoltà a mantenere la concentrazione.
Passiamo ora alla gravidanza, premettendo che uno dei metodi per calcolare i giorni fertili è quello della temperatura basale. Per rilevare tale temperatura, dovete acquistare in farmacia un termometro per temperatura basale ( non quindi quello che utilizzate per misurare la febbre, poiché le tacche di misurazione sono troppo ravvicinate), misurando la temperatura basale per via rettale o vaginale.
Come funziona questo metodo? Il progesterone causa un rialzo della temperatura corporea di 0,2- 0,5 gradi centigradi immediatamente dopo l’ovulazione e tale rialzo si protrae fino al calo del livello di progesterone all’inizio del ciclo mestruale.
Se tale livello non cala e il ciclo non arriva, può esserci una gravidanza in corpo. Il metodo non è affidabilissimo poiché l’aumento della temperatura corporea può avvenire per diverse ragioni, tra le quali spiccano : lo stress, un’infezione virale in corso, l’azione di farmaci ecc.
Il sintomo più evidente di una gravidanza è l’amenorrea, ossia la mancanza delle mestruazioni.
In primis, quando è in corso una gravidanza, dovete prestare molta attenzione ai cambiamenti del vostro corpo.
- Potrete notare capezzoli più sensibili con scurimento della mammella e la comparsa di piccoli rilievi, detti tubercoli di Montgomery. Il seno diventa teso e turgido, in quanto gli ormoni della gravidanza, quali estrogeni e progesterone, lo preparano all’allattamento. Il seno diventa più voluminoso e pesante, quindi è preferibile utilizzare biancheria e abiti comodi.
- Perdite da impianto, ossia piccole perdite di sangue in prossimità del ciclo o in corrispondenza di esso. Sono causate dall’impianto dell’ovulo nelle pareti uterine, dove si annida e vi rimane per tutti i 9 mesi di gravidanza. L’ovulo verrà accolto nell’endometrio, ossia nella mucosa che ricopre la cavità interna dell’utero, ricco di vasi sanguigni e capillari che possono a volte rompersi, provocando sanguinamento. Le perdite sono rosate o di colore beige-marroncino e possono durare un giorno o poco più. Se non si trasformano in un vero e proprio ciclo mestruale, è d’obbligo procedere con dovuti accertamenti per verificare una eventuale gravidanza in corso.
- La nausea spesso compare al mattino, quando la donna è ancora a digiuno. E’ dovuta all’azione dell’ormone hCG, la Gonadotropina Corionica Umana, noto come “l’ormone della gravidanza”.Esso è prodotto dal trofoblasto, un tessuto che nel corso della gravidanza si trasforma nella placenta. Grazie ai suoi livelli elevati, si determina se una donna è o meno incinta.
I test di gravidanza venduti in farmacia sono sempre più sofisticati. Si tratta di test urinari che evidenziano la presenza nelle urine dell’ormone hCG, che non esiste in una donna non incinta. In commercio se ne trovano di diverse marche, sottoforma di bastoncino o cartina contenenti anticorpi che reagiscono in presenza dell’ormone. Linea blu o croce appaiono in funzione dello stato “incinta” o ” non incinta”, anche se la simbologia varia . E’ preferibile effettuarli di mattina, appena sveglie, quando la concentrazione delle urine è più elevata, immergendo la cartina in un flacone d’urina appena fatta o sotto il getto di urina ed attendendo solitamente 3 minuti( anche se il tempo varia in base alle marche).
Quando effettuare un test? Se il ciclo è regolare, a partire dal primo o secondo giorno dopo la mancata mestruazione, mentre se il ciclo è irregolare, è meglio posticipare al 12esimo o 14 esimo giorno.
Se il test è positivo, il margine di errore è quasi nullo, mentre se è negativo, il test potrebbe risultare falsato se fatto troppo presto, o se la sua confezione è stata conservata in un ambiente troppo caldo o troppo freddo o se non avete controllato la data di scadenza.
Se è negativo ed il ciclo non arriva, ripetetelo.
Se avete assunto un contraccettivo d’emergenza (pillola del giorno dopo) e la mestruazione non compare, fate il test dopo 14 giorni dall’assunzione del contraccettivo.
Ritornando alla nausea, che si esaurisce solitamente entro la fine del primo trimestre, potete attenuarla con un biscotto o una fetta biscottata prima di alzarvi dal letto e, se il disturbo è moderato, basta frazionare i pasti, evitando le grandi abbuffate, non salendo in macchina o in autobus a stomaco vuoto e stando alla larga dai sapori e dagli odori sgradevoli.
- La spossatezza si manifesta durante la prima settimana e la sonnolenza è tipica delle ultime settimane di gravidanza. Durante il primo trimestre, la stanchezza è dovuta al peso dell’utero gravido, alla cattiva qualità del sonno della futura mamma o alla sua insonnia e ciò è la diretta conseguenza dei cambiamenti metabolici che gli ormoni provocano per preparare l’organismo della donna ad accogliere il nascituro.
- La pollachiuria, ossia l‘aumento dello stimolo urinario si verifica all’inizio e alla fine della gravidanza ed è dovuta, nelle prime settimane, all’azione del progesterone che rilassa la muscolatura liscia della vescica e dell’uretra e limita la capacità di trattenere la pipì, mentre in prossimità del termine della gravidamza, è dovuta alla pressione esercitata dall’utero sulla vescica, che ne riduce il volume disponibile.
- Gli sbalzi d’umore possono essere dovuti sia a fattori ormonali che psicologici, legati allo stress e alle aspettative sulla gravidanza.
Se attendete con ansia l’arrivo della cicogna e state programmando una gravidanza, è bene accertare il più presto possibile lo stato interessante, perchè è proprio nelle prime settimane, quando l’embrione è più piccolo di una nocciola, che si formano gran parte degli organi e il cervello del bambino.
E’ d’obbligo adottare uno stile di vita sano e assumere acido folico, una vitamina contenuta in moltissimi alimenti quali : cereali, broccoli, lattuga, fegato, lievito di birra, asparagi o sottoforma di integratori. Se ne consigliano 400 mcg durante la gravidanza, proprio per evitare malformazioni al feto quali la spina bifida e 350 mcg durante la fase di allattamento.
Chi fa uso di farmaci, deve accertarsi che essi non danneggino il nascituro. Spero che questi consigli aiutino un pò tutte voi, provette mamme, a vivere il più serenamente possibile questo meraviglioso momento della vostra esistenza. Vi faccio i miei migliori auguri e tanti bacioni ai vostri piccoli “fagiolini”!