Esattamente un anno fa la NASA si preparava ai “7 minuti di terrore”, ossia alla discesa del Mars Science Laboratory sul suolo marziano. Noto ai più come il rover Curiosity, la sonda spaziale atterrò sulla superficie del pianeta rosso alle 7:14 (ora italiana) del 6 Agosto 2012, dopo un viaggio di 570 milioni di chilometri iniziato dalla base di Cape canaveral, in Florida. Con un peso di 800 Kg, la sonda rappresenta il più grande robot mai realizzato per l’esplorazione planetaria. In questi 365 giorni terrestri, Curiosity ha fornito più di 190 gigabit di dati, scattato oltre 36.700 immagini complete, sparato più di 75.000 colpi di laser per studiare la composizione rocciosa, raccolto e analizzato campioni di terreno e guidato per oltre un miglio di distanza. La notte di un anno fa, il rover laboratorio, lanciato a 21.000 Km/h nell’atmosfera marziana, effettuò centinaia di operazioni per rallentare e planare delicatamente sul suolo del pianeta, decelerando e aprendo il paracadute. Al segnale di missione compiuta, ricevuto dal satellite Mars odyssey, gli scienziati dell’agenzia spaziale tirarono un grosso sospiro di sollievo, tra applausi e qualche lacrima. Curiosity continuerà il suo lavoro per almeno un altro anno, prima di lasciare il posto ad eventuali missioni future.
Un anno fa la discesa del rover “Curiosity” sul suolo di Marte: il ricordo dei “7 minuti di terrore”
MeteoWeb