Appuntamento nel 2014 per salvare la terra dal global warming, il riscaldamento globale: il segretario general dell’Onu, Ban Ki-moon, ha convocato a New York tra 12 mesi i leader mondiali per un summit sul clima. L’iniziativa e’ stata lanciata oggi dal podio delll’Assemblea Generale: “Gli scienziati dell’Intergovernamental Panel on Climate Change hanno lanciato un messaggio chiaro, ma c’e’ un’opportunita’ da cogliere, ossia la possibilita’ di cambiare il modo di lavorare, di costruire le nostre citta’, di riscaldare le nostre case“, ha detto Ban nel discorso che ha inaugurato i lavori dell’Onu. Il vertice si dovrebbe tenere in settembre, ai margini della prossima Asssemblea Generale, approfiddando della presenza a New York di decine di capi di stato e di governo e altrettanti ministri degli esteri.
“Innovate, lavorate insieme e mandate in porto iniziative concrete che chiudano il divario delle emissioni inquinanti e ci mettano sulla buona strada per un accordo legale ambizioso attraverso il processo della conferenza delle Nazioni Unite sul clima in programma a Parigi nel 2015“, ha detto oggi Ban. Per il capo dell’Onu e’ una scommessa ad alto rischio: i negoziati stanno marcando il passo dopo il mancato accordo di Copenaghen nel 2009 mentre i gas serra continuano inesorabilmente ad aumentare. Il quinto rapporto dell’Icpp sara’ ufficialmente pubblicato venerdi’, ma alcuni numeri sono gia’ noti, a partire dallo stato d’accusa della scienza: la responsabilita’ dei cambiamenti climatici e’ al 95% dell’uomo. E’ un avvertimento ai governi che devono intervenire con azioni decise. L’emergenza climatica e’ uno dei punti cruciali del mandato del segretario generale: l’insuccesso di Copenaghen ancora brucia a Ban e nei molti bilaterali con i leader venuti a New York per l’Assemblea il tema del ‘global warming’ e’ stato uno dei punti fissi dell’agenda, a fianco di altre emergenze mondiali come la crisi in Siria.