Il Codice del Volo degli Uccelli di Leonardo da Vinci accanto all’aereo dei fratelli Wright, in uno dei piu’ celebri musei aerospaziali del mondo: il Museo Smithsonian per l’Aeronautica e lo Spazio a Washington. E’ questa, da oggi per i prossimi 40 giorni, la nuova ‘casa’ di uno dei testi piu’ celebri e preziosi della storia della scienza. Da Torino, dove e’ conservato nella Biblioteca Reale, il testo di Leonardo e’ arrivato a Washington per l’anno della cultura italiana negli Stati Uniti e per i 50 anni di collaborazione fra Italia e Usa. ”E’ uno straordinario privilegio per il museo”, ha detto il direttore dello Smithsonian, John.R. ‘Jack’ Dailey. ”Ci permette di ripercorrere la storia del volo condividendo il lavoro di un visionario il cui genio va al di la’ del tempo”. Per l’ambasciatore italiano negli Usa, Claudio Bisogniero, portare Leonardo a Washington ”significa ospitare un dialogo tra il Rinascimento e la modernita”’. Esposto a Washington fino al 22 ottobre, il Codice del Volo ”e’ stato negli Stati Uniti solo una volta e lascia raramente l’Italia”, ha detto il direttore della Biblioteca Reale, Giovanni Saccani. Ad accompagnare uno dei libri piu’ preziosi del mondo c’e’ anche il video ”Il volo di Leonardo”, prodotto per la Rai, Media partner per l’anno della cultura italiana, dalla conduttrice del Tg Leonardo Silvia Rosa-Brusin. In poco piu’ di sette minuti il video racconta la storia del Codice del Volo, per quattro secoli passato nelle mano di mercanti, ladri, collezionisti e re, fino ad approdare nella Biblioteca Reale accanto all’autoritratto di Leonardo, fino al viaggio su Marte. ”Quando si ha a che fare con un genio tutto diventa possibile: perfino che una giornalista abbia l’idea di mandare Leonardo su Marte”, ha detto Silvia Rosa Brusin riferendosi a quando, due anni fa, ha proposto al direttore del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, Charles Elachi, di inviare sul pianeta rosso una copia del Codice del Volo registrata su un chip. ”Adesso Leonardo ci sta aiutando ad esplorare Marte”, ha detto oggi Elachi: il chip e’ infatti a bordo del rover Curiosity grazie all’iniziativa lanciata da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Tg della Rai Leonardo e Jpl.