In corso il raddrizzamento della Costa Concordia: un’impresa titanica senza precedenti. Immagini Live

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costa concordiaUna impresa titanica per riportare a galleggiare una nave titannica. Al Giglio 500 persone di 26 nazioni hanno lavorato per mesi nell’ambito del progetto “parbuckling”, che prevede la rotazione della Concordia di 65 gradi e poi il trasporto verso in porto per lo smantellamento. La tecnica, usata per far rotolare i barili, e’ la stessa gia’ usata per raddrizzare la Uss Oklaoma, affondata nel corso del bombardamento della base di Pearl Arbour, nel Pacifico, durante la seconda guerra mondiale. La Concordia, costruita dai cantieri navali della Fincantieri di Sestri ponente, e’ stata varata il 2 settembre 2005, mentre la crociera inaugurale e’ avvenuta il 9 luglio 2006. Un colosso dei mari di oltre 114 mila tonnellate di stazza lorda, 290 metri di lunghezza e 36 di larghezza, 70 metri di altezza, 13 ponti, 1100 uomini di equipaggio e con capacita’ di 3800 passeggeri. Il 13 Gennaio 2012 la nave era partita da Civitavecchia per effettuare il “percorso dei profumi” con scali a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo. Alle 21,42 la navigazione della nave termino’ su uno scoglio, a 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio. A seguito dell’impatto si apri’ uno squarcio di 70 metri, che provoco’ la rotazione della nave su un fianco. ConcordiaI morti furono trenta, di cui due ancora dispersi e decine di feriti. Le operazioni di recupero, costano circa 600 milioni, a carico della Costa Crociere e delle compagnie di assicurazione. Per ruotare la Concordia i tecnici hanno posizionato sei piattaforme marine, di cui le tre maggiori misurano 15 metri per cinque, sorrette da 21 pali di 1.6 metri di diametro, fissati alla roccia ad una profondita’ di 9 metri, che assieme ai sacchi di una speciale malta cementizia (da recuperare ad operazioni ultimate) saranno il nuovo ‘letto’ della nave. I martinetti idraulici collegati alle catene di acciaio sono utilizzati per “tirare” lo scafo da due lati. Le funi hanno un ‘tiro’ iniziale di 60 tonnellate, incrementato di 10 tonnellate ogni volta (3,5 metri all’ora per 21 metri totali). Tutte le operazioni avvengono da remoto, per motivi di sicurezza. Per riportare lo scafo sulla linea di galleggiamento saranno poi utilizzati i cassoni di acciaio (sponsons) posizionati sui lati, che saranno riempiti di acqua e poi svuotati, in modo da dare una spinta in alto alla nave. Tutte le fasi sono monitorate costantemente nella control room, da cui partono anche i comandi in remoto sui martinetti.

ConcordiaIL PARBUCKLING – Il termine parbuckling, che gli addetti ai lavori usano comunemente per indicare l’operazione di raddrizzamento della Costa CONCORDIA, ha origine dal sistema a doppia corda con cui nell’Ottocento si facevano rotolare i barili. Con la stessa tecnica si inizio’ piu’ tardi raddrizzare relitti. La Uss Oklahoma, nave da battaglia americana classe 1916 affondata nel 1941 a Pearl Harbour nelle Hawaii dai giapponesi, fu rimessa in piedi in questo modo nel 1943: era inclinata di 90 gradi. Fu necessario piu’ di un anno di lavoro, ma non venne mai riparata. Fu portata in un vicino bacino di carenaggio e venduta per essere demolita. Affondo’ nel corso del successivo trasferimento nel 1947. Il sistema di raddrizzamento con funi e corde e’ stato prevalentemente utilizzato per il recupero di navi militari. Per dimensioni e posizione quello della CONCORDIA e’ comunque, a detta di tecnici e addetti ai lavori, un’operazione di raddrizzamento senza precedenti.

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