Nuova intensa eruzione del vulcano Santa Maria (Guatemala): pioggia di cenere su Quetzaltenango

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santa maria santiaguito eruption sep 21  2013Un’altra violenta eruzione prodotta dallo stratovulcano attivo Santa Maria, sito negli altopiani occidentali del Guatemala, ha prodotto verso le 8:30 (ora locale, le 4:30 in Italia, ndr) del 21 Settembre una serie di importanti flussi piroclastici innescati dal collasso di lava viscosa sul bordo sud-orientale del gigante di 3.772 metri s.l.m. Le esplosioni, accompagnate da onde d’urto potenzialmente udibili sino a 20 chilometri, ha prodotto un pennacchio di cenere sino a 4,5 chilometri di altezza, a 2000 metri sopra il cratere sommitale, interessando la città limitrofa di Quetzaltenango e sulle aree sottovento. L’evento non è stato annunciato da alcun precursore, a dimostrazione che l’attività della cupola lavica è altamente imprevedibile e potenzialmente distruttiva. Un’eruzione simile, tuttavia, si era già verificata lo scorso 23 Agosto, quando si verificarono anche delle frane lungo il fianco della montagna. Tra il 5 ed il 10 Settembre, una serie di lahar sono discesi a valle, alcuni dei quali con un forte odore di zolfo. Il cratere, di forma ovale, si estende poco sotto la cima, formato durante una catastrofica eruzione pliniana avvenuta nel lontano 1902. Quell’evento distrusse gran parte delle aree sud-occidentali del Guatemala, e fu seguito da un periodo di quiescenza molto prolungato. La cupola lavica acquistò volume nel corso dei successivi 20 anni, sino a nuove eruzioni che da sempre contraddistinguono questo gigante attivo.

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