Mentre sulla terraferma, purtroppo, continua la conta dei danni e si aggrava il bilancio delle vittime (i morti accertati sono 327, ma è un numero destinato a salire ulteriormente), le popolazioni costiere del Pakistan stamattina si sono avventurate alla scoperta dell’isola emersa ieri al largo di Gwadar, dopo il forte terremoto di magnitudo 7.8 che ha scosso il Sud del Paese. Decine e decine di curiosi l’hanno raggiunta con semplici barche a remi o con piccole imbarcazioni motorizzate, e l’hanno esplorata. E’ costituita principalmente da fango e pietre vulcaniche ed è completamente prima di vegetazione come possiamo vedere dalle fotografie a corredo dell’articolo. Gli abitanti più anziani hanno raccontato che questo evento è un déjà vu: “un terremoto del 1968 aveva già provocato la nascita di un’isola comparsa anch’essa dal nulla; è rimasta sull’orizzonte per circa un anno, poi è svanita” ha raccontato Ali Mohammad ad NBC News. L’isola era stata qualificata dal British Indian Geological Survey come “abbastanza grande da permettere alle persone di attraccare con le barche e camminarci sopra“. Ma stavolta è ancora più grande: