Da uno studio della Brigham Youth University, pubblicato sulla rivista “Journal of American Medical Association”, emerge che dal 1990 al 2010 il numero di decessi e malattie direttamente riconducibili all’inquinamento dell’aria è diminuito del 35% negli Stati Uniti. Arden Pope, coautore dello studio, afferma che ‘Una delle notizie migliori che arriva dalla ricerca sull’inquinamento atmosferico negli ultimi anni è la prova che i nostri sforzi per migliorare la qualità dell’aria hanno portato a un miglioramento misurabile nell’aspettativa di vita e nella salute pubblica”, ribadendo che ”I benefici che stiamo vedendo sono conseguenza dell’aver ridotto l’esposizione all’inquinamento” e sottolineando che lo studio fornisce un’ennesima prova del legame tra salute e qualità dell’aria. Pope dichiara inoltre ”Una delle più grandi sorprese di questa ricerca è che l’inquinamento atmosferico gioca un ruolo nelle malattie cardiovascolari, non solo nelle malattie respiratorie’. In pratica stiamo imparando che l’inquinamento non ha solo un impatto sui nostri polmoni, ma colpisce il nostro cuore e il nostro cervello”.