Presso l’Humanitas di Rozzano (Mi) è stato scoperto uno dei meccanismi attraverso cui il cancro del colon si diffonde nell’organismo, causando metastasi ed il lavoro è stato pubblicato sul numero di settembre della rivista scientifica Gastroenterology. Le cellule maligne, travestendosi da cellule normali per eludere le difese naturali, si riversano nel sangue andando ad invadere organi distanti attraverso la parete dei vasi. E il primo organo a venire colpito e’ il fegato. Lo studio, che ha anche svelato il meccanismo molecolare alla base di questo ‘travestimento’, e’ stato condotto da Giuseppe Celesti e dai giovani ricercatori del Laboratorio Gastroenterologia Molecolare di Humanitas, secondo un progetto diretto da Luigi Laghi sotto la supervisione del direttore scientifico, Alberto Mantovani, e del direttore del Dipartimento di Gastroenterologia, Alberto Malesci. Fra i tumori piu’ frequenti nei Paesi sviluppati, il cancro del colon-retto provoca nel mondo piu’ di 600mila decessi all’anno. Deriva dalla proliferazione incontrollata delle cellule che rivestono l’intestino, ed e’ spesso senza sintomi fino ad una fase avanzata, quando pero’ si e’ gia’ diffuso in altri organi a distanza (metastasi). Questa scoperta dell’Humanitas, pero’, apre nuove importanti prospettive a livello diagnostico. Laghi ha sottolineato: “La speranza e’ che sia la base di partenza per utilizzare le molecole che orchestrano il travestimento delle cellule tumorali per fare una diagnosi migliore e piu’ precoce del cancro del colon, prevedendone il grado di aggressivita'”. Mantovani, invece, spiega: “Sappiamo da tempo che il tumore e’ fatto da cellule sia cancerose sia, in gran parte, non maligne: cellule del sistema immunitario e cellule che formano l’impalcatura (detta stroma) del tumore. Il team di Laghi ha dimostrato che le cellule intorno al tumore, che fanno parte dello stroma, non sono tutte uguali e ‘normali’ come potrebbero sembrare in apparenza. Alcune di loro, infatti, in realta’ sono cellule tumorali ‘mimetizzate'”.