E’ salito a 348 morti e circa 500 feriti il bilancio delle vittime del sisma che martedi’ scorso ha colpito la regione del Belucistan, nel nord-ovest del Pakistan. L’intero distretto di Awaran, il piu’ colpito della vasta area della provincia del Belucistan scossa dal sisma, e’ stato raso al suolo con almeno 20 mila0 abitazioni distrutte e la maggioranza dei 300 mila abitanti ora senzatetto. Secondo i dati diffusi oggi dall’Autorita’ provinciale per la gestione delle catastrofi, il 95 per cento delle case di Awaran sono crollate per la scossa di maggiore intensita’ e le numerose scosse di assestamento che continuano, alimentando i timori degli esperti per una situazione instabile che potrebbe trasformarsi in un ulteriore evento catastrofico.
Il terremoto del Belucistan e’ secondo come gravita’ nel paese dopo quello di magnitudine simile che sconvolse le regioni montuose settentrionali del Pakistan nel 2005 provocando 73 mila morti. La vastita’ della regine colpita, che include anche altri cinque distretti, e l’isolamento dei centri abitati, spiegano la difficolta’ dei soccorsi, di fatto gestiti dall’esercito con l’aiuto degli elicotteri in una regione fortemente militarizzata per le tensioni locali e l’attivita’ di gruppi terroristici. Circa duemila militari, di cui 300 della Marina, sono stati mandati finora nelle aree terremotate, e a Khuzdar, citta’ in posizione centrale nella provincia, e’ stato creato un centro operativo avanzato per coordinare le operazioni che sono sia di recupero dei superstiti, sia di assistenza immediata a una popolazione tra le piu’ povere del Pakistan che ora manca di tutto a partire dal cibo.
Centinaia di tonnellate di aiuti, tra cui tende, alimentari, acqua potabile e medicinali sono gia’ arrivate o sono in arrivo sul territorio, mentre anche la comunita’ internazionale si sta muovendo, con Cina, Turchia e Iran tra i primi a promettere gli aiuti necessari. Ieri l’Onu ha espresso la sua solidarieta’ alla popolazione e al governo del paese ed e’ in stretto contatto con l’Authority per la gestione dei disastri nazionali (Ndma) per garantire assistenza ai sopravvissuti. Le autorita’ militari e locali stanno svolgendo operazioni di salvataggio e soccorso nelle aree colpite. Le forze armate hanno messo a disposizione quattro elicotteri carichi di medicinali e cibo. Le autorita’ provinciali e la Ndma hanno fornito invece tremila tende e 2.800 pacchi di cibo alle aree colpite.