Clima, esperti svizzeri smentiscono l’IPCC sulla piccola era glaciale: “non c’entra l’oscillazione nord Atlantica”

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In questo periodo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) è stato molto criticato per il suo ultimo report, AR5, per svariate ragioni e questioni. Eppure c’è una particolare critica che si concentra su un aspetto in particolare.

Molti scienziati hanno sempre ritenuto che le variazioni solari abbiano minore impatto sulla terra rispetto alle emissioni di CO2. E’ importante perché secondo i fisici solari il Sole sta per attraversare un periodo di bassa attività. L’attuale picco undecennale è molto debole e potrebbe presagire, secondo i dati storici pregressi, un periodo di clima più freddo, fino al punto da annullare o minimizzare le emissioni di CO2. 

Sono innumerevoli gli scienziati che negano, in comune accordo con l’IPCC, che non è così e che la Mini Era Glaciale non può essere stata causata dalla variabilità solare, neppure se combinata con le eruzioni vulcaniche e le loro emissioni di particelle nell’atmosfera. Questa scuola di pensiero suggerisce che la Mini era Glaciale si stata causata da una sequenza insolita di fenomeni atmosferici connessi all’Oscillazione Nord Atlantica, tesi corroborata da una ricerca pubblicata nel 2009.

La ricerca, com’è normale nell’ambito scientifico, ha stimolato ricerche di altri scienziati: in particolare, alla University of Berne si sono muniti di supercomputer, dati, modelli, hanno generato simulazioni di ogni ordine e grado, ed hanno scoperto l’esatto opposto, cioè che l’idea che l’Oscillazione Nord Atlantica sia responsabile del Periodo Caldo Medievale e poi della Mini Era Glaciale è del tutto sbagliata.

Il team svizzero, il cui studio è stato pubblicato sul Journal of Climate, addebita alle variazioni solari la Mini Era Glaciale. Secondo The Register infatti, “i ricercatori climatici svizzeri Flavio Lehner, Christoph Raible e Thomas Stocker rivelano che la Mini Era Glaciale avrebbe comunque seguito il suo corso anche senza l’influenza dell’Oscillazione Nord Atlantica, semplicemente guidata dalle conseguenze di forti e frequenti eruzioni vulcaniche, la radiazione solare ridotta, o entrambe. Per gli scienziati, il fatto che le simulazioni abbiano portato a risultati solidi, è la prova che la Mini Era Glaciale sia stata provocata da fattori esterni. L’attività vulcanica e la diminuzione di radiazioni solari ha inizialmente causato un incremento delle formazioni di ghiaccio indipendentemente dalla circolazione atmosferica.”

La prof.ssa Judith Curry, altra eminente scienziata di pensiero opposto rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi, cita altre ricerche simili a quella svizzera, incluso un report del US National Research Council, che pone molti dubbi sulle previsioni IPCC: “E’ un sollievo che l’unanimità dell’IPCC abbia decretato con molta sicurezza che le variazioni solari non influenzeranno il clima del XXI secolo. Per un minuto, dopo aver letto il report NRC, di Svensmark e Varenholt, ho pensato che noi scienziati abbiamo ancora molto lavoro da fare per riuscire a capire come funziona il sistema climatico della Terra.”

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